Luca era un ragazzo di 17 anni come tanti altri, aveva dei problemi di apprendimento ma era un grande appassionato di sport. Durante il quarto anno di liceo Luca ebbe un incidente, un incidente che gli costò l’utilizzo delle gambe e lo costrinse su una sedia a rotelle. Sommato alla difficoltà di riadattare la propria vita a quell’incidente Luca doveva costantemente fare i conti con le umiliazioni del professore di matematica e fisica. In quello stesso 2019 però, Luca non ha retto tutto il peso che gli era stato destinato e ha finito con il togliersi la vita.
Leggi anche: Allarme Planking Challenge: la pericolosissima ‘sfida’ dei ragazzi che si lanciano contro le auto in corsa
Luca si toglie la vita a 17 anni: il docente è indagato
L’ultimo ricordo di Luca in classe si ricollega ad una nota disciplinare nella quale il professore ridicolizzava l’utilizzo che il 17enne faceva di alcuni fogli (metodo d’apprendimento assistito) e il suo non saper rispondere ad alcune domande. Nota disciplinare che però, secondo le ricostruzioni, scomparve dal sito di quella scuola in via delle Sette Chiese a Roma dopo la morte di Luca.
All’indomani degli scrutini, d’estate, nel garage di casa, il ragazzo decise di farla finita stringendosi una corda intorno al collo.
Leggi anche: Roma, tentato suicidio in Via Labicana: persona armata e pericolosa
Sono passati già due anni da quella tragedia e dalle richieste d’aiuto della madre di Luca nei confronti della scuola: oggi, finalmente, il ‘professore’ è indagato per istigazione al suicidio. La nota è agli atti dell’inchiesta del pm Stefano Pizza, che ha delegato la polizia per ascoltare tutti i compagni di classe del ragazzo. E tutti hanno confermato: il docente (che tutt’oggi insegna nello stesso istituto) ha distrutto psicologicamente il ragazzo. Ora il professore sarà interrogato dalla polizia.
