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Roma. Prima la mamma, poi il figlio: morti di Covid a 10 giorni di distanza

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Morto Giorgio Pellegrini

Voleva abbracciare tutti, era affettuoso con tutti, cercava sempre un contatto con gli altri abitanti del quartiere. Nessuno poteva (e voleva) rimanere indifferente a quella gioia travolgente, a quegli abbracci, che seppur in tempo di pandemia dove tutto ci è stato ‘vietato’, ora mancheranno perché Giorgio Pellegrini, uno storico residente del Prenestino, è morto lo scorso 8 settembre. Lasciando nello sconforto e nel dolore tutti quelli che lo avevano conosciuto, tutti quelli che anche se per poco lo avevano incontrato. Giorgio, 40 anni, è morto a causa di un’embolia polmonare legata al Covid, la stessa terribile malattia che pochi giorni prima aveva portato via la mamma Bruna. 

Roma, morto Giorgio Pellegrini: l’addio del quartiere 

“A pochi giorni dalla dipartita improvvisa della mamma, ieri sera sul tardi, 8 settembre, è volato in Cielo il nostro angelo di Confraternita, Giorgio Pellegrini, che era l’angelo della nostra parrocchia di San Luca. Chissà se sono venuti a prenderlo proprio i genitori dal Cielo, per non lasciarlo solo, in balia di questo mondo. Oggi la famiglia Pellegrini, papà Luigi, mamma Bruna e Giorgio, sono nell’Abbraccio di Luce e di Pace di Dio, finalmente insieme” – si legge sulla pagina social della Confraternita del Santissimo Rosario, Parrocchia San Luca Evangelista. 
 
“Giorgio amava molto la Confraternita del Rosario, e la Madonna nelle XV Promesse ha promesso a chi ama la Confraternita, che in Cielo sarà nel Coro Angelico a cantare per sempre l’Ave Maria. Prega per noi carissimo Giorgio, e prega per noi la Regina del Santissimo Rosario, che tu hai onorato la Madonna con il Rosario dai XV Misteri per tantissimi anni. Ci mancheranno la tua simpatia, la tua dolcezza e sensibilità e la tua gioia di vivere. Ma sappiamo che oggi che hai le ali, ci proteggerai e intercederai presso il Signore Gesù e la Beatissima Vergine Maria per noi tutti” – conclude Don Roberto a nome di tutta la Confraternita del Rosario. 
 
E Giorgio con il suo sguardo limpido, diretto, con i suoi abbracci e la sua purezza mancherà davvero a tutti. “Lo conoscevo di vista, la notizia mi addolora tanto, in questo mondo pieno di lupi il suo sguardo disincantato spiccava – scrive un residente – Voleva essere amico di tutti e a suo modo credo ci sia riuscito”. Lui che non si arrabbiava mai, un ragazzo che tutti ricordano come ‘straordinario, un’anima buona’. 
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