Chi dice che a Roma non ci sono soldi? Di certo non l’Amministrazione Raggi, visto che in bilancio sono stati stanziati ben 8 milioni di euro da spendere (in più) per assegnare 672 posizioni organizzative. Già, proprio quelle “odiatissime”, a detta di qualcuno inutili, posizioni organizzative che, quando la sindaca era una semplice consigliera di opposizione si batteva per abolire e che adesso, nel caldo e nelle assenze agostane, arrivano sotto forma di bando da vicedirigenti con potere di firma. Passare da semplice impiegato a questo nuovo incarico comporta una differenza di stipendio che è una bazzecola, per noi comuni mortali: “appena” 12 o 16 mila euro annui in più a seconda della tipologia di area. Che volete che siano, se moltiplicati per 672? 8 milioni di euro, appunto. Usciti dalle tasche dei romani.
Ma cosa sono le posizioni organizzative? Servono davvero? Il nuovo contratto nazionale prevede che “possono essere istituite sia per lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative, caratterizzate da un elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa, che per lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità, richiedenti elevate competenze specialistiche, acquisite attraverso titoli formali di livello universitario del sistema educativo e di istruzione oppure attraverso consolidate e rilevanti esperienze lavorative in posizioni di elevata qualificazione professionale o di responsabilità”. In parole povere, servono per organizzare il lavoro e confrontarsi con gli impiegati di livello più basso, facendo così da tramite con i “piani alti”, ovvero i dirigenti. E saranno i dirigenti che, attraverso un colloquio, daranno un punteggio (6 quello massimo attribuibile) ai candidati.
LE SCADENZE E LE TIPOLOGIE
Per far parte delle posizioni organizzative occorre partecipare al bando pubblicato il 7 agosto, con scadenza 6 settembre. Le macro aree sono due, A e B: la prima, di ruolo organizzativo di alta professionalità, prevede un aumento di 16 mila euro l’anno, la seconda di 12 mila.
La suddivisione in numeri è questa: 557 persone sono ricercare per l’Area Tecnico-amministrativa e 115 per l’Area educativa e scolastica. Chi è in possesso di una laurea specialistica è favorito perché parte con sei punti contro i due della triennale. Sei sono anche i punti massimi che può attribuire il colloquio con il dirigente, mentre gli incarichi di specifiche responsabilità durati almeno due anni all’interno della pubblica amministrazione danno diritto a due punti. Le domande sono riservate a chi ha almeno tre anni di esperienza all’interno della pubblica amministrazione, ma gli ultimi 12 mesi devono essere stati svolti al Comune di Roma. Le posizioni aperte lasciano però perplessi sulla loro utilità, come quella per l’Anticamera.
PIOGGIA DI PROMOZIONI
Il sospetto è che questa pioggia di promozioni (pagate dai cittadini) sia finalizzato a creare uno scudo di fedelissimi che proteggano l’Amministrazione Raggi fino alla fine del mandato, senza poi portare vere utilità alla città, che invece avrebbe bisogno di ben altro. E intanto i malumori tra i dipendenti già serpeggiano.
