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Roma, tentata occupazione abusiva a Cinecittà: 3 persone arrestate

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Case Enasarco di Cinecittà

Tentata occupazione un appartamento dell’Enasarco a Roma: il fatto è avvenuto in un palazzo nel quartiere di Cinecittà.

Carabinieri di Cinecittà
Carabinieri sventano tentata occupazione di un appartamento a Roma – Ilcorrieredella

Durante la scorsa notte, i Carabinieri hanno sventato l’occupazione di una casa disabitata nel Comune di Roma. L’episodio si è verificato nel quadrante di Cinecittà, dove tre soggetti avrebbero provato a entrare dentro un appartamento dell’Enasarco. Un’azione fallita grazie alla presenza degli attenti condomini, che hanno subito segnalato al numero d’emergenza 112 il tentativo di occupazione del locale. 

Il tentativo di occupazione nel quadrante di Roma Est

L’episodio si è verificato nello stabile di via Giuseppe Chiovenda, una traversa di via Palmiro Togliatti. I residenti dello stabile si sarebbero insospettiti per dei rumori anomali provenienti da un appartamento nella scala, che tutti gli abitanti sapevano essere disabitato da moltissimo tempo. Proprio ciò ha spinto i cittadini a chiamare il 112, con i Carabinieri che hanno effettuato prontamente i controlli nello stabile. 

Gli occupanti dell’appartamento dell’Enasarco

Come arrivati nell’appartamento, i Carabinieri hanno individuato i tre occupanti del locale appartenente all’Enasarco del Comune di Roma. Secondo i rilevamenti effettuati dai militari, i tre individui avrebbero avuto accesso al locale forzando la porta d’ingresso. Proprio in questo frangente, per aprire la casa, i tre occupanti avrebbero provocato i rumori sospetti che hanno attivato l’arrivo delle forze dell’ordine. 

Gli individui fermati dai Carabinieri a Cinecittà

Per questa vicenda sono scattate le manette per tre uomini: un romano di 48 anni e due marocchini, di 23 e 46 anni. Tutti e tre, colti in flagranza di reato, sono stati fermati e denunciati per danneggiamento e invasione di edifici. Per il 23enne marocchino, inoltre, era previsto da tempo un decreto di espulsione dall’Italia. I militari hanno accompagnato il soggetto presso il Centro Immigrazione, al fine di rendere effettiva l’esecuzione di tale provvedimento vista la pericolosità del nordafricano. 

La vicenda, ancora una volta, ha sottolineato l’importanza di una collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per segnalare questa tipologia di episodi. 

 

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