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Roma, “Ti farò lavorare con attori di Hollywood”: chiesti 8 anni per il finto regista che abusava di aspiranti attrici

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Si spacciava per un regista ben inserito nel mondo dello spettacolo, tanto da poter permettere ad attrici contatti, casting e comparse sui set più acclamati di Hollywood. Peccato fossero tutte scuse per molestare le vittime coinvolgendole in provini a luci rosse.

Al Pacino, Toni Servillo, Jeremy Irons, Charlize Theron, Cristiana Capotondi e Isabella Ferrari. Sono solo alcuni dei nomi che G.F. millantava tra le sue conoscenze per convincere diverse attrici a lasciarsi andare, aprirsi con lui e provare scene a luci rosse. Una scusa per cui l’uomo avrebbe poi convinto tante vittime a girare insieme a lui scene hot finalizzate poi ai provini. La procura di Roma ha però deciso, a seguito delle denunce, di condannare l’uomo a 8 anni di carcere.

Attrici molestate da un finto regista - www.IlCorrieredellacittà.com
Attrici molestate da un finto regista – www.IlCorrieredellacittà.com

Promette provini e comparse in cambio di molestie: 8 anni al finto regista di Hollywood

Si era creato una certa nomea G.F., l’uomo che rischia 8 anni di carcere per aver adescato attrici e giovani donne convincendole di conoscere star hollywoodiane, per poi illuderle di essere ingaggiate tramite finti provini dai contorni sessuali. Presentandosi come actor coach, specializzato in drammatologia e sessuologia all’Actor Studio di New York, l’uomo prometteva una carriera stellare a tante ragazze, vantando conoscenze influenti nel mondo del cinema e arrivando persino a fingere chat con alcune di loro.

Questo il metodo con cui avrebbe convinto tante vittime, per poi allungare le mani e molestarle con la scusa di provini sconci. Con alcune avrebbe finto di avere una corrispondenza con Charlize Theron per convincerle a seguire i suoi consigli. In un altro caso avrebbe convinto una 33enne a fare dei provini hot con lui perché in lizza per un ruolo come protagonista in un film già finanziato da produttori americani. Per questo motivo la vittima avrebbe rinunciato anche ad altri lavori e ingaggi teatrali.

Film inesistenti per abusare di giovani attrici

Oltre al portfolio di vip mai conosciuti, l’uomo utilizzata anche scuse arzigogolate per convincere le giovani vittime a provare scene di sesso con lui. Tra queste, parlava di film inesistenti come “Mani” e “The trap” per cui, partecipando ai casting a luci rosse, le ragazze avrebbero percepito lauti guadagni.

Non solo, l’uomo raccontava di conoscere i momenti salienti di alcune produzioni cinematografiche, le conferenze stampa per l’uscita delle pellicole e persino di possedere i documenti ufficiali con cui alcune delle persone intercettate da lui potevano diventare personalità di spicco, come nel caso del Comune dell’Aquila. A una ragazza avrebbe promesso in quel caso di diventare cittadina onoraria del capoluogo abruzzese. Tutte montature per abusare di loro con dei falsi “provini” hot, in cui molestare le vittime. La sceneggiatura di questa vicenda, per l’accusato, vede ora 8 anni da scontare in carcere.

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