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Roma, tram Termini-Vaticano-Aurelio spacca la maggioranza: ‘Residenti contrari, pensiamoci bene’

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Tram tva

La linea Termini-Vaticano-Aurelio continua a dividere Roma, non solo residenti e commercianti, stavolta i dubbi giungono dalla stessa maggioranza in Campidoglio. A sorpresa, anche chi è a fianco del Sindaco, Roberto Gualtieri, comincia a esprimere perplessità sull’opera che dal 2024 dovrebbe rivoluzionare la viabilità dal Centro, fino a toccare la periferia Ovest della città.

La maggioranza si spacca sul tram: presto una commissione Urbanistica-Mobilità con i comitati

La linea tranviaria non convince gli abitanti, così come alcuni esponenti della Lista civica Gualtieri Sindaco. In primis Giorgio Trabucco, capogruppo, e il presidente della commissione Urbanistica Tommaso Amodeo, che chiedono di rivedere il progetto in una commissione congiunta tra Urbanistica e Mobilità. I primi fruitori della linea sono commercianti del Centro e pendolari, impossibile inaugurare i cantieri senza prima aver ascoltato le loro ragioni. Ecco perché i due consiglieri capitolini chiedono sia indetto un confronto con le categorie produttive e una commissione congiunta Urbanistica-Mobilità per ascoltare i comitati e fornire tutte le risposte necessarie. Per Trabucco, poi, anche i costi del cantiere andrebbero esaminati di nuovo, alla luce di quello che emergerà dal tavolo con cittadini e associazioni di categoria.

Perché la Termini-Aurelio-Vaticano divide e sconcerta

Le criticità principali, secondo residenti ed esercenti, riguardano la fruibilità dell’infrastruttura, se sarà invasiva sui territori, quanto appesantirà il traffico veicolare, lo smog e i rumori che bisognerà tollerare una volta in funzione. Si pensa poi alle ricadute economica, come già raccontò Massimo Bertoni, presidente di Federmoda, al Messaggero. L’idea è posticipare l’opera a dopo il Giubileo e insistere invece su una pedonalizzazione diversa su via Nazionale “E’ una priorità che giudichiamo imprescindibile, si potrebbe intervenire con dei tapis roulant”.

Secondo Confcommercio, invece, si tratterebbe di un “inutile aggravio” in quanto infrastruttura di trasporto datata. Senza poi considerare che in quella zona gli esercenti stanno ancora scontando gli eterni lavori iniziati e mai realizzati da parte delle giunte precedenti, come i cantieri per il tram Vaticano. Cantieri che sono caratterizzati da uno scavo di un paio di metri di profondità e una decina di larghezza. Inoltre, aggiunge Confcommercio: “I cantieri per la realizzazione del tram Tva avranno inizio a marzo 2024 e termineranno (se non vi saranno ritardi) per il maggio 2025, e riguarderanno la sola tratta fino a Largo Argentina. Quindi vi saranno verosimilmente cantieri per i primi mesi del Giubileo, il cui inizio è previsto già per il dicembre 2024″. 

Cosa chiedono comitati e residenti

A serrare le braccia, poi, sono soprattutto gli abitanti di zona. Il tram passerebbe in una strada molto stretta, tra Palazzo Venezia, Palazzo Bonaparte e Palazzo Grazioli: la vicinanza agli edifici renderebbe difficile la convivenza quanto a rumori, traffico veicolare e smog. “Non stiamo parlando di tram comuni, di valore storico come per gli Stefer”, racconta un residente, lamentando la mancanza di valorizzazione del patrimonio storico. “Saranno più i contro i contro che i pro”, interviene un altro, “Il tram aumenterà il degrado di questa zona, dividendo la popolazione tra chi la userà e chi invece ne subirà gli effetti fastidiosi”.

Come dimenticare, poi, il ricco patrimonio archeologico che Roma nasconde sotto le sue strade. Per l’Associazione archeologica romana, nata nel 1902 nella Capitale, è stato possibile eccome, stando al progetto della Giunta Gualtieri. La linea Termini-Vaticano-Aurelio è prevista nell’ambito del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile approvato dall’Assemblea capitolina nel febbraio 2022, e sviluppa una visione del sistema mobilità che deve integrarsi con i resti presenti nelle aree archeologiche, sottoposti al parere della Soprintendenza dei Beni Archeologici, con studi lunghi e approfonditi, che potrebbero minarne la riuscita.

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