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Roma, coach accusato di violenza sessuale dalla 15enne: ”Metteva le mani ovunque”

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violenza sessuale sulla sorella

Roma. Una violenza su una minore. L’uomo, O.R., 27 anni, alla testa di una squadra giovanile di nuoto, avrebbe sfruttato la sua posizione e la fiducia che si era guadagnato per perpetrare il suo intento macabro: un approccio sessuale nei confronti di una giovane allieva. La storia in questione è stata ricostruita con dovizia dal Corriere della Sera, ve ne riportiamo un estratto. 

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Sono fatti, questi, che risalgono al 10 agosto 2021, quando la ragazzina – ora ha 15 anni – si trovava a Roma la sera prima di una gara importante, soggiornando in un albergo del quartiere Prati. In quell’occasione, l’uomo decide di agire, sfruttando la sua autorità e la sua posizione: “L’allenatore scrive alla mia migliore amica per chiedermi di andare in camera da lui perché stiamo facendo tardi. È il mio coach, non avrei potuto dire “non vado”, insomma. Se lui mi chiede una cosa, è come se me la dicesse mamma” – racconta la piccola, tra le lacrime, aiutando a ricostruire i dettagli di quella notte nel corso dell’incidente probatorio.

”Mi chiede un abbraccio e mi mette le mani ovunque”

Poi, prosegue: “Il coach mi dice di andare a dormire perché avrei avuto la gara presto. Poi mi chiede di lasciargli il cellulare, per il timore che usassi durante la notte. Gli ho detto di no. Ma lui lo prende e lo poggia su un tavolino. A quel punto, ha cominciato a fare domande scomode sul mio fidanzato dell’epoca, ricorrendo a termini volgari. Mi sono rifiutata di rispondere. Poi mi ha chiesto di stendermi sul letto, perché voleva che dormissi lì. Gli ho detto no. Ma insomma avevo 14 anni. C’era persino la sua morosa in squadra. Allora mi chiede un abbraccio. Facciamo quest’abbraccio, ho pensato. Ma lui mi mette le mani ovunque. È allora che sono scappata”.

Avviata l’inchiesta per violenza su minore

Durante quei racconti, più volte la ragazzina scoppia a piangere nella rievocazione di quelle scene: “Mi fidavo, era stata sempre una brava persona, ma da quel giorno non sono stata più la stessa, nell’attività sportiva e con gli altri. Mi sono chiusa, prima ero tanto estroversa”. Avviata l’inchiesta con l’accusa di violenza su minore. 

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