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Scuola fino al 30 giugno e Maturità 2021 dal 16 giugno: tutte le novità per le lezioni e gli Esami di Stato

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Maturità 2023: le materie della seconda prova

Patrizio Bianchi, il neo ministro dell’Istruzione sta mettendo a punto un piano per recuperare il tempo ‘perso’ a scuola, organizzando però anche gli esami di maturità. Dalle prime informazioni emerse dovrebbero partire il 16 giugno, anche se la chiusura delle scuole dovesse essere posticipata.
Ma facciamo chiarezza sui possibili scenari. 

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Scuola: chiuderà il 30 giugno ? 

Il nuovo ministro dell’Istruzione, dopo soli cinque giorni dal suo ingresso a Palazzo Chigi, ha già iniziato il confronto con quasi tutto il ‘mondo della scuola’, organizzando riunioni e videoconferenze per trovare una strategia omogenea e condivisa da tutti: dai sindacati agli uffici scolastici. 
Per il momento il termine delle lezioni varia dal 5 al 16 giugno (a seconda della Regione) ma il ministro Bianchi vorrebbe prolungarle fino a mercoledì 30 giugno. L’obiettivo è quello di recuperare il ‘tempo perso’ a causa della pandemia. Il tutto però non è ancora ufficiale: tra oggi e lunedì Bianchi incontrerà i sindacati per sentire la loro opinione in merito. 

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Maturità 2021: ‘Niente prove scritte’

Il provvedimento sulle modalità della prova di Maturità 2021 dovrebbe arrivare a breve, firmato dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. E’ già emerso che non ci sarà una prova scritta né tantomeno una tesina: “I ragazzi dovranno preparare un elaborato ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Lo discuteranno con la commissione, composta dai loro insegnanti. Da qui comincerà l’orale che si svilupperà poi anche sulle altre discipline“. 
La data degli esami, più probabile, è quella del 16 giugno 2021. Da ciò si evince che, se il prolungamento dovesse essere confermato, gli studenti dell’ultimo anno inizieranno gli esami mentre i loro colleghi continueranno a svolgere le lezioni.
Le bocciature, come da manuale, sono ammesse; anche quest’anno però Bianchi ha sottolineato ai professori di tener conto degli anni ‘difficili’ che gli alunni hanno vissuto. 

 

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