Settembre si avvicina e nell’aria c’è apprensione (e un po’ di tensione) per l’inizio del nuovo anno scolastico. Nella giornata di oggi – dopo una nottata intensa di trattative – è stato firmato il Protocollo di sicurezza delle scuole, arrivato al termine di un lungo confronto tra le organizzazioni sindacali e i tecnici del ministero dell’Istruzione.
Il punto più critico riguardava il tema dei tamponi gratuiti per insegnanti, e le cosiddette ‘classi pollaio’. Sebbene sia stata raggiunta un’intesa tra i Sindacati e il Ministero… i presidi non hanno firmato. Altro tema caldo è l’obbligo del Green Pass, per l’ingresso a scuola, sul quale però nulla è ancora stato deciso.
Scuola: il piano per la riapertura
Facciamo quindi il punto su quanto è stato deciso e approvato nel Protocollo sicurezza delle scuole. Dalle parole di Antonello Giannelli – presidente dell’associazione dei presidi – riportate dall’Ansa, si evince che: “L’Anp non ha firmato il Protocollo perché contraria alla possibilità che le scuole si facciano carico del costo dei tamponi. Inoltre, il testo non chiarisce quali siano i dipendenti non vaccinati che hanno diritto al rimborso del tampone”.
Ovviamente Giannelli ribadisce che l’obiettivo è tornare in aula con interventi mirati e puntuali, garantendo il diritto allo studio per gli studenti. In totale sono già stati stanziati 2 miliardi di euro per il rientro in classe; l’obiettivo è individuare gli interventi mirati e rendere le classi più agevoli possibili. Favorendo quindi il distanziamento, assicurando un cambio d’aria costante, scongiurando assembramenti e effettuando tamponi.
