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Seconda dose in un’altra regione, si può fare il vaccino in vacanza? Le ultime novità

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caso maiorca variante delta

Alcune delle preoccupazioni di chi ha ricevuto in questo mese – o sta per ricevere – la prima dose di vaccino riguarda proprio la seconda somministrazione. Il tutto però prescinde dal vaccino in sé, la paura dipende infatti dalla possibilità di trovarsi fuori Regione durante l’appuntamento per la seconda dose. Per tutelare il turismo ed evitare un’assenza di massa a palazzo Chigi si sta dibattendo sulla possibilità del “vaccino in vacanza“; Cts e Regioni però sono in disaccordo e una decisione ancora non è stata presa. 

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Vaccino in vacanza: le posizioni delle Regioni e di Figliuolo 

Se le Regioni, infatti, sono favorevoli a vaccinare i turisti così da implementare l’accoglienza e le vacanze, il generale Figliuolo è preoccupato per l’organizzazione. Il commissario straordinario ha infatti invitato gli italiani a “programmare le ferie in base all’appuntamento vaccinale“. Dare torto al generale Figliuolo non è impresa da poco: già è stato difficile organizzare un calendario vaccinazione Regione per Regione, figuriamoci stravolgerlo includendo turisti d’ogni parte d’Italia. 

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Regioni come Abruzzo, Lazio, Liguria, Piemonte e Veneto, però, si sono dette favorevoli al vaccino in vacanza. Lo stesso Zaia – governatore del Veneto – si è espresso a riguardo affermando: “Giusto fare la seconda dose ai turisti”. 
Le Regioni, dal loro canto, temono che la stagione balneare possa risentirne se gli italiani saranno costretti a restare nella propria città per effettuare la seconda dose; il Green-pass, potrebbe non essere sufficiente per rialzare il settore alberghiero e turistico. 

Vaccino in vacanza: sì ma solo per chi ha casa 

La posizione di Figliuolo però, come già accennato, è difficile da discutere perché ovviamente è la più realistica. Sarebbe molto più semplice che gli italiani programmassero le proprie vacanze in base alla data di vaccinazione (sia per la prima che per la seconda dose). La grande difficoltà è però per quelle classi d’età che non sanno ancora quando potrebbero essere vaccinate: parliamo quindi degli under 40. 

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Una soluzione “ideale” potrebbe essere quella proposta da Giovanni Toti, un compromesso che però potrebbe rivelarsi quello ottimale. Sì al vaccino fuori dalla propria Regione ma solo se vi si trascorre un determinato periodo di tempo, come per chi è proprietario di una seconda casa. “Se qualcuno passa alcuni mesi o molte settimane in Liguria è evidente che avrà a disposizione il servizio sanitario. Se uno viene a fare il weekend francamente è bene che lo faccia compatibilmente alle sue date di vaccinazione. Non possiamo trasformare il commissariato per i vaccini in un’agenzia di viaggio” ha affermato Toti. 

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