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Sgomberi al campo rom di Castel Romano e roghi tossici: cresce la preoccupazione per l’arrivo dei rom a Santa Palomba

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Divampano uno dietro l’altro ormai i roghi tossici all’interno del “Villaggio” di Castel Romano dove il sequestro giudiziario dei giorni scorsi ha evidentemente accelerato le procedure per il superamento del campo rom situato all’interno della riserva naturale di Decima Malafede.

A distanza di giorni dalla lettera di sgombero inviata dal Campidoglio a 28 famiglie dell’insediamento, sembra – ma la notizia deve avere conferma – che alcune famiglie siano destinate agli appartamenti di via dei Papiri a Santa Palomba, al confine tra Roma e Pomezia, in un residence di proprietà privata, dato in affitto al Comune di Roma da quasi 20 anni e dedicato all’emergenza abitativa; questo superando di fatto le famiglie in graduatoria da anni per un alloggio. A denunciarlo il presidente Pasquale Calzetta, presidente dell’Associazione “Sportello del Cittadino”.

“I Nomadi di Castel Romano sfrattati – dichiara Calzetta – si stanno spargendo via via nel vasto territorio di Roma sud e in particolare all’interno del complesso residenziale di Via del Papiri a Santa Palomba. La situazione nel quartiere, già di per sé problematica prima di questi nuovi arrivi, sta diventando esplosiva, ci sono continue occupazioni e addirittura le famiglie regolarmente assegnatarie di appartamenti sono oggetto di invasioni da parte degli ex residenti di Castel Romano. Ovvero ci sono stati casi di persone uscite per fare una commissione e tornate a casa, che hanno trovato il proprio appartamento occupato e serratura cambiata”.

“La situazione nel quartiere di Borgo Sorano sta diventando esplosiva – ha aggiunto – ci sono continue occupazioni e addirittura le famiglie regolarmente assegnatarie di appartamenti sono oggetto di invasioni da parte degli ex residenti di Castel romano. Ovvero ci sono stati casi di persone uscite per fare una commissione e tornate a casa, hanno trovato il proprio appartamento occupato e serratura cambiata”.

Sul tema sono intervenuti Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio e Emanuele Nucera, residente e responsabile Caf del municipio IX di Roma: “Il piano di superamento del Villaggio di Castel Romano per la sindaca Raggi si traduce nel far scavalcare le famiglie bisognose, in attesa da anni in graduatoria per una casa, favorendo i rom nella sistemazione in alcuni appartamenti individuati nell’area di Santa Palomba e dedicati all’emergenza abitativa. Sarebbe quindi l’ennesimo schiaffo da parte delle istituzioni alle tante famiglie che vivono nella legalità e che vedono superarsi prima da chi non è in possesso dei requisiti e poi dai rom di Castel Romano”.

“Oltre al danno di subire quotidianamente i roghi, le aggressioni ed i furti degli abitanti del campo rom, ora è arrivata la beffa per la nostra comunità, che ora riguarda i cittadini di S. Palomba – conclude l’ex sindaco di Pomezia Fabio Fucci, ora consigliere comunale della Lega – La passerella congiunta di qualche giorno fa dei sindaci di Roma e Pomezia al campo di Castel Romano non lasciava presagire nulla di buono, proprio come avevo ipotizzato commentando la notizia. Ora si apprende che alcune famiglie rom provenienti da Castel Romano sarebbero state ricollocate proprio a Santa Palomba. Raggi continua con il modus operandi dei sindaci di sinistra che hanno governato Roma in questi decenni: piuttosto che affrontarli e risolverli, scaricano i problemi nella periferia. E Raggi, con la complice inerzia di Zuccalà, dove non fosse un vero e proprio accordo, ha una particolare predilezione nel riversare i disastri della sua amministrazione proprio verso Pomezia, danneggiando ancora una volta tutti quei cittadini onesti che rispettano le leggi, le regole e la dignità del vivere civile. Abbiamo annunciato battaglia e battaglia sarà. Pomezia è stufa dell’inconsistenza di questi sindaci”.

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