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“Siamo del Bambino Gesù”, finti clown truffano i bagnanti sul litorale romano

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Truffa sotto l’ombrellone. Succede sulle spiagge di Fregene e Ladispoli, sul litorale romano. Finti clown si avvicinano ai bagnanti e chiedono donazioni spacciandosi per volontari dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù. E c’è di più: dicono di lavorare per portare un sorriso ai bambini malati, per sfruttare la sensibilità delle persone. E se ricevono una donazione rilasciano persino una ‘regolare’ ricevuta.

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La truffa dei finti clown sulle spiagge del litorale romano

Una vera e propria truffa in spaggia quella successa nel corso dell’ultimo weekend di luglio. Persone travestite da clown si muovevano di ombrellone in ombrellone, a Fregene e Ladispoli, chiedendo ai bagnanti una donazione. Si spacciavano di fatto come volontari attivi per raccogliere fondi da devolvere all’attività dei clown in corsia. Il tutto per portare un sorriso ai bambini dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Non hanno molti scrupoli: mostrano un depliant, raccontano dove e per chi saranno destinati i fondi e si gonfiano la bocca con paroloni adescanti. Ma chiaramente è tutto falso.

Le parole del segretario della Fondazione Bambino Gesù Onlus

La vicenda è stata raccontata da Repubblica. Il quotidiano ha interpellato Francesco Avallone, segretario della Fondazione Bambino Gesù Onlus, per far raccontare la vicenda della truffa in spiaggia. “Mai il nostro ospedale ha autorizzato un’iniziativa simile, né ha mai promosso richieste porta a porta, al telefono, per strada, o sotto l’ombrellone. Nella nostra fondazione la raccolta fondi avviene sempre in modo tracciabile, quindi mai con soldi in contanti. Raccolte comunque sempre verificabili sul sito ufficiale dell’ospedale pediatrico”, ha detto.

Le modalità della truffa

La truffa è molto semplice: i due clown si muovono sempre in coppia. Nonostante a molti sia chiara la truffa, i malviventi ancora non sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Si avvicinano alle persone sotto all’ombrellone, puntando spesso famiglia con bambini. Sorridono, attaccano bottone. Per far sembrare il tutto regolare, estraggono un blocchetto di ricevute, appuntano le generalità del gonatore e rilasciano ‘regolare’ copia della fattura. Anche i titolari degli stabilimenti balneari hanno segnalato la truffa alle forze dell’ordine, dopo le diverse lamentele dei clienti sotto l’ombrellone.

 

 

 

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