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SOS da Fregene: cittadini alla ricerca della ‘legalità perduta’

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Sono determinati a far tornare Fregene quella “Perla del Tirreno” di cui tanto si parlava nel passato, i cittadini che in questi giorni si stanno organizzando, tra riunioni fisiche e virtuali, per far sì che la cittadina non sia più preda – come in queste ultime settimane – di bulli e giovani criminali, oltre che di persone che non rispettano le regole della civile convivenza.
Oggi è stata redatta una lettera, inviata alle autorità e alla stampa, in cui si fa “richiesta di intervento per la legalità perduta“, riepilogando i fatti salienti di questa estate.
“ln merito ai recenti fatti di cronaca che hanno visto un onesto cittadino di Fregene sfregiato in viso con un coccio di bottiglia da un gruppo di ragazzi ubriachi, e forse drogati, che alle 6 del mattino stavano danneggiando alcune auto in sosta, si richiede l’intervento efficace e continuativo delle forze dell’ordine per garantire la legalità a Fregene – si legge nella lettera – ll fatto criminoso citato è solo l’ultimo di una serie di eventi violenti che hanno interessato la nostra Fregene, località famosa negli anni ’60 per la sua eleganza e le sue bellezze naturali, ormai dimenticata da diversi anni dal Comune di Fiumicino e in queste settimane post lockdown ridotta allo stremo”.
“Il Covid 19 è ormai un lontano ricordo per molti e gli assembramenti selvaggi tornano ad essere la normalità – prosegue il documento – ln tempi di lockdown perché si vedevano le pattuglie della polizia di stato, dei carabinieri e della polizia municipale che presidiavano il territorio? Ora, a Fregene… il nulla. Non c’è nessuno che garantisca il rispetto delle leggi, di tutte le leggi, in modo particolare durante il fine settimana”.

“LA GENTE ONESTA INIZIA AD AVERE PAURA”

Viene quindi spiegato ciò che accade: “Dalle auto parcheggiate ovunque, ai lettini in spiaggia uno sopra I’altro, alla mancanza di mascherine da parte di chiunque, agli assembramenti, ai ragazzi che bevono, si drogano e danneggiano auto, case, attrezzature degli stabilimenti balneari, lasciando sulle strade i resti delle loro scorribande, cocci di vetro nelle vie della movida e… immondizia ovunque.
La gente onesta inizia ad avere paura ad uscire di sera o a far uscire i propri figli.
Eppure era molto prevedibile, dopo tante settimane chiusi in casa e l’impossibilità di spostarsi in ltalia e all’estero, che le località di mare sarebbero state prese d’assalto dai vacanzieri giornalieri e stagionali. E ben venga il turismo che fa ripartire l’economia locale, ma villeggianti e residenti onesti devono sentirsi protetti dalla microcriminalità dilagante.
Fregene ed Ostia sono le località balneari più frequentate dai romani per cui da 5.000 abitanti d’inverno, Fregene di colpo si è ritrovata con almeno 50.000 villeggianti e purtroppo con alcuni delinquenti che in mancanza di presidio della legalità spadroneggiano, in modo particolare la notte. Vogliamo evitare che eventi ancora più infausti siano determinanti per prendere i provvedimenti necessari”.
Ed ecco le richieste fatte da questo “comitato spontaneo” di cittadini, formato su una piazza virtuale e concretizzato nella piazzetta di Fregene.
“Pertanto chiediamo:
1. l’attivazione delle telecamere in entrata ed in uscita da Fregene e il loro collegamento alle Forze dell’Ordine;
2. l’installazione di altre telecamere nelle zone più soggette ad atti criminosi per garantire sicurezza sociale, tutela e rispetto dell’ambiente;
3. postazioni fisse delle forze dell’ordine a Fregene con ronda diurna e notturna.
4. predisposizione di mezzi di raccolta per i rifiuti sul lungomare, nella pineta e nella lecceta.
Auspichiamo, infine, che tutti i commercianti della piazza, di cui pure comprendiamo l’esigenza di mantenere i posti di lavoro, rispettino con rigore le ordinanze sulla vendita degli alcolici e, se possibile, coinvolgano i loro utenti sulla necessità di comportarsi in modo civile”.
 
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