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Soumahoro e il ‘mistero’ sulla raccolta di Natale per i regali a 200 bimbi del ghetto

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Non solo la torbida vicenda delle cooperative del Sud Pontino. Sembrerebbe infatti che nelle strutture gestite dalla moglie e dalla suocera di Soumahoro, i migranti vivessero in condizioni alquanto precarie, senza luce, né acqua e né cibo, adesso torna a galla anche una raccolta fondi promossa la scorso Natale la cui efficacia, tuttavia, desta più di una perplessità. 

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Soumahoro e la raccolta fondi per i regali di natale ai bambini del ghetto

La raccolta è stata promossa lo scorso natale e si tratta di un’iniziativa di crowfunding attivata dalla Lega Braccianti dell’Onorevole Soumahoro sulla nota piattaforma GoFundMe. Il fine della raccolta era quello di comperare i regali di Natale per i bambini che vivono nei ghetti del foggiano. Stando a quanto riportato da Fanpage, tuttavia, di bambini all’interno delle baraccopoli della provincia di Foggia ce ne sarebbero davvero pochi. A questo punto, sorge lecita una domanda: che fine hanno fatto i 16mila euro raccolti sulla piattaforma?

Le incongruenze 

Partita il 3 dicembre del 2021, ad oggi risultano raccolti 16mila euro. Nonostante la Lega Braccianti abbia giustificato le spese rispetto ai fondi raccolti, come spiega sempre a Fanpage la direttrice della piattaforma GoFoundme, Elisa Finocchiaro: ‘Con i fondi della medesima campagna ci risultano realizzati la consegna di circa 200 regali e generi alimentari il 23 dicembre 2021 presso la ‘Casa dei Diritti’ di Borgo Mezzanone e il rimpatrio nel gennaio 2022 in Mali della Salma di Oumar Fafana, bracciante di 27 anni di Torretta Antonacci deceduto circa due mesi prima’. Tuttavia, secondo quanto sostenuto dal direttore della Caritas di San Severo nel ghetto di Torretta Antonacci non ci sarebbero minori mentre ce ne sarebbe qualcuno in quello di Borgo Mezzanone ma non arriverebbero certamente a duecento. Insomma, i contorni della vicenda restano poco chiari.

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