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Tenta di vendere un manoscritto del Bernini al Vaticano: l’opera era stata rubata alla Basilica di San Pietro anni prima

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Gendarmeria vaticana

Ex dipendente del Vaticano cerca di vendere un manoscritto del Bernini alla Santa Sede: l’opera era stata rubata da San Pietro anni prima.

Basilica di San Pietro
La gendarmeria individua una truffa al Vaticano attorno un manoscritto del Bernini (credits @www.basilicasanpietro.va) – Ilcorrieredellacitta.com

Un raggiro in piena regola e ai danni dello Stato Vaticano. Dietro la vicenda, un prezioso manoscritto di Gian Lorenzo Bernini, con l’opera dello scultore scomparsa in circostanze misteriose anni prima dalla stessa Santa Sede. Grazie alle indagini della Gendarmeria vaticana, è stato possibile trarre in trappola il ricettatore: l’uomo, dipendente vaticano, è stato colto in flagrante mentre incassava una somma di migliaia di euro per il prezioso volume.

Tenta di vendere al Vaticano un manoscritto sottratto alla Basilica di San Pietro

Il manoscritto, come analizzato da Domani, era scomparso anni prima dalla Fabbrica di San Pietro. Il dipendente aveva cercato di aprire una trattativa con un cardinale della Santa Sede, intenzionato a riportare la preziosa opera dentro le mura della Santa Sede. Tanto è bastato alla Gendarmeria e la Procura vaticana per arrestare il ricettatore, oggi posto in stato di fermo presso il territorio vaticano. 

La storia attorno all’opera di Bernini trafugata

Per ora solo ipotesi, che vedrebbero degli importanti indizi anche sulla vita professionale del ricettatore. L’uomo aveva lavorato per un periodo dentro la Fabbrica di San Pietro, la stessa zona dove venne trafugato lo scritto di 18 pagine del Bernini. Anni dopo avrebbe provato a vendere l’opera, aprendo una trattativa con il cardinale Mauro Gambetti: l’arcivescovo di San Pietro avrebbe pagato il manoscritto per una cifra di 120 mila euro, come indicato dagli investigatori per tendere la trappola al ricettatore. 

L’arresto del ricettatore

L’arresto dell’uomo è avvenuto nel mese scorso, quando l’ex dipendente vaticano venne immortalato nel tentativo d’incassare il cospicuo assegno per l’opera artistica. Lo scritto del Bernini era di rarissima prestanza, essendo composto di miniature dorate e descriveva il primo capitolato per la doratura dei fregi del baldacchino dentro la Basilica di San Pietro. Un documento storico e architettonico di valore inestimabile. 

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