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Terremoto in AMA, il CDA domani potrebbe eleggere nuovo Direttore Generale

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I lavoratori Ama temono il caldo e gli effetti sulla loro salute. Chiedono di cancellare per l'estate l'intero turno pomeridiano.

Potrebbe rivelarsi un terremoto il Consiglio di Amministrazione che domani si svolgerà tra i vertici di AMA, con l’azienda che dovrà trovare nuove soluzioni strategiche sia per il proprio assetto aziendale che per rispondere all’emergenza rifiuti nella Città di Roma. Rumors interni alla municipalizzata di Roma, parlano di un CDA che sarà tesissimo, soprattutto se potrebbe paventare l’ipotesi di un nuovo Direttore Generale per la realtà romana addetta al decoro.

CDA in AMA per l’emergenza rifiuti a Roma

Se dal Campidoglio continuano a spingere l’ipotesi di un commissariamento per l’AMA, risulta anche vero che la Città Eterna non riesce a rispondere all’emergenza rifiuti. Mai come quest’anno, infatti, la Capitale è sommersa dai rifiuti, con il sindaco Gualtieri che sembra non riuscire a salvare nessun quartiere. Tutti sotto la spazzatura, compreso anche quel Centro Storico vetrina per milioni di turisti ogni Estate. 

Un CDA da resa dei conti interna ad AMA

Chi è interno all’azienda, aspetta con ansia l’esito del Consiglio di Amministrazione. La riunione si svolgerà domani mattina alle 12, presso la sede di via Calderon de la Barca. Si scorge tensione solo a leggere l’Ordine del Giorno, che menziona questo punto: “revoca e conferimento di incarichi dirigenziali”. La bocciatura del Campidoglio verso alcuni dirigenti attuali dell’AMA, ma anche la necessità di provare a cercare nuove strade per salvare l’azienda stessa e la città di Roma. 

Arriverà un nuovo Direttore Generale?

Domani potrebbe arrivare, a questo punto, un nuovo Direttore Generale. Infatti, l’azienda oggi ha bisogno di una nuova guida, capace non soltanto di sanare la disastrosa situazione della realtà adibita al decoro cittadino, ma anche riportare una vivibilità al suo interno. L’AMA, ormai da anni, è diventata schiava di vendette sindacali, che almeno attualmente vanno ad aggravare le condizioni di Roma sui rifiuti. Servirà una personalità capace di dialogare coi sindacati, ma anche rispondere – con azione concrete – al grave degrado presente in città.

Bocciati i piani pluriennali dell’azienda

Se dobbiamo fare una stima di AMA da gennaio a oggi, è una piena bocciatura il bilancio stillato dalla cittadinanza e anche dai numeri. Se c’era un progetto ambizioso per tenere testa agli eventi del Giubileo (nel 2025) e la possibilità dell’EXPO di Roma (probabilmente nel 2030), il risultato almeno fino a oggi è tutt’altro che rose: la spazzatura avvolge ogni quartiere, con situazioni imbarazzanti soprattutto nelle periferie. Notizie che, oltre a fare infuriare il Vaticano in vista del Giubileo, allontanano l’EXPO verso l’Arabia Saudita con il livello di gravissimo degrado presente a Roma. 

Nonostante i fondi erogati, AMA ha fallito

Come ha fatto notare il sindaco Gualtieri, “non sono bastati 700 milioni di euro per far passi in avanti con l’AMA”. Non ci sono stati investimenti per ampliare il parco logistico, le impiantistiche dei rifiuti e soprattutto le unità da utilizzare sul territorio capitolino. Oggi, nonostante le cifre stratosferiche, viviamo gli stessi problemi del passato, forse in una chiave anche peggiori. 

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