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‘Terza dose di vaccino molto probabile, il richiamo dai medici di base’: lo afferma il Ministro della Salute Speranza

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Con la campagna di vaccinazione in Italia che ormai procede spedita e con il via libera dal 3 giugno di vaccinare tutti, senza distinzione d’età, c’è chi già guarda al futuro e prova a giocare d’anticipo. Stiamo parlando del ministro della Salute, Roberto Speranza, che, ospite di Che Tempo Che Fa, ha dichiarato che la terza dose di vaccino è molto probabile. Seppur al momento non ci sia nessuna certezza. 

‘Terza dose di vaccino molto probabile’

“In questo momento – ha dichiarato il ministro – non abbiamo certezze assolute sulla terza dose, ma tutti i nostri scienziati ci dicono che sarà molto probabile ricorrere a un terzo richiamo necessario. Eventualmente – ha spiegato – potranno esserci modifiche dei vaccini per poter coprire meglio alcune varianti, con la terza dose dai medici di base che sono una rete straordinaria. Oggi dobbiamo correre e recuperare un vaccinato in più, ma se penso ad un periodo più lungo dobbiamo tornare ad una gestione ordinaria”. 

Mascherine al chiuso: cosa ha detto Speranza 

Il ministro Speranza oltre che di Green Pass e di vaccini ha parlato anche dell’uso delle mascherine al chiuso. Non dobbiamo avere fretta di abbandonare queste abitudini ha spiegato – facciamo un passo alla volta. Penso che nei luoghi al chiuso abbiamo davanti un tempo significativo in cui dobbiamo conservarla. Dobbiamo mantenere prudenza e cautela. La mascherina non è un prezzo enorme, in una fase di transizione possiamo permetterci una cautela in più. Quando i nostri esperti ci diranno che ci sono le condizioni, la toglieremo prima all’aperto e poi al chiuso”

Vaccino 12-15 anni 

L’Ema ha dato il via libera per la somministrazione del vaccino anche sui più giovani, sugli adolescenti dai 12 ai 15 anni, ma ora l’Italia sta aspettando che l’Aifa approvi l’autorizzazione. Intanto, il ministro Speranza ospite di Fabio Fazio ha spiegato: Per la vaccinazione ai 12-15enni dobbiamo usare il più possibile i pediatri di libera scelta. I pediatri italiani sono pediatri di straordinaria qualità che hanno un radicamento sul territorio, un rapporto di fiducia molto importante con le famiglie. Io vorrei che ci sia il loro massimo protagonisti sempre nel coordinamento con i territori e le regioni”. 

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