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Topi al Colosseo, Gualtieri: “A Roma non c’è emergenza roditori”

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Topi al Colosseo

Sui topi al Colosseo “già oggi (martedì 29 agosto 2023, ndr) c’è stato un tavolo tecnico. L’area è stata molto apprezzata quest’estate dai turisti, per questo credo sia bene dare una immagine positiva”. Lo ha detto alla Tgr il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Poi – ha aggiunto – bisogna fare meglio. La pulizia dell’area complessiva è buona; non c’è invece una adeguata attenzione a queste scarpatine, un po’ una terra di confine, dove tra i cespugli spesso anche per malcostume i turisti buttano le bottigliette, e quindi bisogna fare un salto di qualità”.

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Topi al Colosseo, le parole del sindaco Gualtieri

Rispetto agli interventi contro i roditori nell’area archeologica, il sindaco ha detto: “L’individuazione delle tane è già avvenuta. Il veleno invece doveva essere messo oggi ma per ragioni legate al maltempo avverrà giovedì. E’ un intervento necessario che facciamo immediatamente. Però – ha voluto sottolineare – non si deve esagerare parlando di una emergenza a Roma. I topi ci sono in tutte le grandi città. Appaiono soprattutto quando ci sono degli scavi. A Roma la derattizzazione la si fa regolarmente dove ci sono le segnalazioni. Un video ora ha immortalato questi famosi tre topi e noi interverremo per la derattizzazione”.

Il caldo estremo incide non solo sulla presenza di insetti come zanzare e zecche, ma anche sulla proliferazione dei topi in città, con conseguenti pericoli igienico-sanitari per la popolazione della capitale. Lo ha affermato la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), commentando le operazioni anti-topi al Colosseo. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Agi.

Le parole del presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale Alessandro Miani

“Uno studio condotto lo scorso anno da ricercatori di Stati Uniti e Canada ha dimostrato come l’aumento delle temperature e gli inverni più miti abbiano un effetto diretto sulla proliferazione dei roditori nelle aree urbane”, spiega il presidente Alessandro Miani. “I topi sono infatti animali che non resistono alle basse temperature, mentre si moltiplicano in presenza di condizioni favorevoli come il forte caldo”.

“Non solo. L’accelerazione del processo di decomposizione dei rifiuti lasciati sotto il sole presso cassonetti o davanti le abitazioni nelle aree urbane di Roma, fenomeno che si intensifica durante le ondate di calore, porta i ratti ad uscire allo scoperto in cerca di cibo e acqua, e incrementa le occasioni di contatto tra esseri umani e roditori. Un pericolo sul fronte igienico-sanitario considerato che sono circa 40 le patologie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente dai ratti, attraverso il contatto o con le deiezioni rilasciate nell’ambiente. Tra queste figurano Leptospirosi, Peste, Salmonellosi, Tifo murino, Tularemia, Coriomeningite linfocitaria e Rabbia – prosegue Miani – a oggi non esistono numeri certi circa il numero di roditori che affollano la città di Roma: secondo alcune stime sarebbero circa 10 milioni, pari a 3,5 topi per ogni abitante”.

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