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Torvaianica, investe un bambino sulle strisce davanti a scuola e se ne va: ‘Tanto non s’è fatto niente’, ma il bimbo viene portato in ospedale

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bambino investito Torvaianica

Assurdo episodio nel primo pomeriggio di oggi, 22 marzo, a Torvaianica. Un bambino di 13 anni è stato investito all’uscita da scuola mentre attraversava sulle strisce pedonali da un uomo a bordo di una Ford Fiesta grigia che poi se ne è andato tranquillamente. E’ successo alle ore 14:05, di fronte alla scuola Enea di viale Danimarca, all’altezza di Martin Pescatore.

Il bambino volato sulle strisce

Il ragazzino aveva terminato le lezioni e doveva tornare a casa. Ha attraversato sulle strisce pedonali che si trovano in prossimità dell’istituto scolastico ma questo non è servito ad evitare l’incidente. Un uomo lo ha infatti colpito. Il ragazzino è volato – come racconta una testimone – ed è poi caduto a terra battendo sul lato destro del corpo.

Il bambino è stato immediatamente soccorso dalle numerose persone che si trovavano davanti alla scuola. L’uomo che lo ha investito, che si era allontanato dal luogo dell’incidente, è stato bloccato grazie al traffico che si era creato. “E’ quindi tornato indietro, ma non ha voluto lasciare le sue generalità perché diceva che non aveva fatto niente”, racconta la mamma del 13enne. La donna non era presente al momento dell’investimento ma è arrivata qualche minuto dopo. C’era comunque il suo compagno, che stava attendendo il bambino dall’altro lato della strada e che ha visto tutta la scena, così come molte altre persone. “La cosa assurda è che l’investitore, all’arrivo dei carabinieri, ha fornito un’altra versione”, prosegue la mamma.

La versione dell’investitore: Non ho fatto niente, posso andarmene

L’uomo all’arrivo dei carabinieri avrebbe cambiato versione, negando di aver investito il 13enne. Nessun investimento, secondo l’uomo. Il bimbo, dal suo punto di vista, non si era fatto assolutamente fatto nulla e lui poteva andarsene. Cosa che ha effettivamente fatto. “Non ho potuto contestare nulla, perché io ero già salita sull’ambulanza con mio figlio, diretta in ospedale”. E lì, al pronto soccorso, al bambino hanno riscontrato uno stato d’ansia dovuto allo spavento e una contusione alla gamba e all’anca destra. “Per fortuna non è grave”, ha detto la mamma, “ma trovo assurdo che venga negato che ci sia stato un investimento sulle strisce”. Per questo la donna cerca aiuto in chi in quel momento era presente.

Lo sfogo della mamma

“Cosa bisogna fare, aspettare che succeda qualcosa di peggio?”, chiede sconsolata. E sono tanti i genitori a farsi la stessa domanda. E a cercare, adesso, il “pirata” della strada che ha investito il 13enne per poi andarsene tranquillamente, come niente fosse. “Mi hanno detto che era anziano”, aggiunge. “E se fosse stato suo nipote, avrebbe agito alla stessa maniera?”. “Il mio compagno ha fatto le foto alla sua macchina”, conclude la mamma del ragazzino. “Se la sentiva che quell’uomo non si sarebbe preso le sue responsabilità. E infatti davanti ai carabinieri ha negato tutto”.

La donna ha voluto raccontare questa storia soprattutto per sfogarsi e per cercare testimoni. Lì davanti, infatti, erano parecchie le persone presenti in quel momento. La paura per quanto è accaduto è stata tanta. Fortunatamente il bambino, choc a parte, ha solo dei dolori alla gamba. Ma, appunto, ha avuto tanta paura, perché stava attraversando correttamente sulle strisce pedonali quando è stato investito. E sentirsi anche dare del bugiardo da qualcuno che nega l’investimento, per lui non è stato di certo piacevole.

 

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