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Torvaianica, trans chiedono aiuto al parroco: lui li mette in contatto con il Papa che manda l’Elemosiniere

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“Qui bussano persone ogni giorno. E noi apriamo le porte a tutti”. Don Andrea Conocchia, parroco di Torvaianica, da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus ha visto più che triplicare le richieste di aiuto da parte di cittadini italiani e stranieri che non riescono a coprire le spese per l’affitto o il mutuo, oppure a pagare le bollette e a comprare da mangiare. Tra loro, per la prima volta da quando Don Andrea è arrivato a Torvaianica, il 12 marzo si sono presentate alcune transessuali di origine sudamericana

“La prima è arrivata il 12 marzo – racconta Don Andrea ai nostri microfoni – mi ha detto che, a causa del lockdown, non poteva più lavorare e non aveva più nessuna fonte di guadagno, quindi non sapeva come fare per pagare le bombole del gas, per comprare il cibo e tutto il resto. A lei nel giro di pochi giorni si sono aggiunte altre 3 persone, sempre latinoamericane. Abbiamo parlato tanto, si sono confidate, mi hanno raccontato le loro storie, alcune molto tristi”.

E’ nata quindi l’idea di rivolgersi al Papa, anche lui sudamericano.

“Ho suggerito di scrivere una lettera a Papa Francesco e loro hanno accolto con gioia il mio suggerimento. Mentre la scrivevano hanno pianto, abbiamo pianto insieme, perché hanno messo il loro cuore, in quella lettera. E l’hanno riempita di disegni, di tutto quello che volevano trasmettere. Si sono fatte coraggio una con l’altra, nello scrivere”.

Il messaggio è stato consegnato al Papa tramite il Cardinale Konrad Krajewski, l’Elemosiniere pontificio. Pochi giorni dopo è arrivata la risposta.

Il Papa, sempre attraverso l’Elemosiniere, ha avvisato Don Andrea che, per velocizzare l’intervento, avrebbe accreditato sul conto corrente della parrocchia una cifra da destinare ai trans per poter consentire loro di pagare le bollette e le spese correnti.

Saputo della risposta, le trans hanno mandato un messaggio vocale di ringraziamento in spagnolo rivolto al Papa, da inviare sempre tramite il cardinale Krajewski.

“Nel frattempo – aggiunge Don Andrea – la comunità di queste persone è cresciuta: a quelle iniziali si sono aggiunte altre trans che vengono da Campo Ascolano, da Marina di Ardea e persino da Anzio. In tutto adesso sono una ventina di persone che vengono qui quasi tutti i giorni. Io cerco di aiutare tutti. Forse questa emergenza sanitaria è servita per avvicinare queste persone alla chiesa, per trovare un aiuto non solo economico ma anche spirituale, che resterà anche quando questo periodo di crisi sarà terminato. E questo vale anche per tanti altri che per la prima volta hanno bussato alla nostra porta: sono tantissime le persone che ogni giorno si rivolgono a noi per chiedere pasta, zucchero, cibo in genere, o aiuti economici”.

Rispetto all’ultima volta che avevamo esaminato la condizione di Torvaianica, adesso come è cambiata la situazione?

“E’ peggiorata tantissimo: se prima davamo sostegno a circa 30 famiglie, quindi circa 120 persone, adesso superiamo le 500 persone. Aiutiamo chiunque, anche chi non viene da Torvaianica, facciamo tutto ciò che ci è possibile per chiunque bussi alla nostra porta: queste sono persone che mi ha mandato Dio, io li accolgo tutti”.

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