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Truffa agli anziani, chiedono soldi spacciandosi per parenti al telefono: in arresto due persone

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Carabinieri di Latina

Truffa agli anziani nella zona sud della Provincia di Latina: vittime nei Comuni di Formia e Castelforte. In arresto due persone

Carabinieri
Carabinieri indagano sugli episodi di truffa al telefono verso gli anziani – Ilcorrieredellacitta.com

Proseguono gli episodi legati alla truffa del Muling in Italia. In arresto sono finite due persone, che secondo le indagini erano organizzate per truffare le proprie vittime telefonicamente. Con fantasiose chiamate, si spacciavano per parenti e richiedevano ingenti somme di denaro: soldi che servivano, a loro dire, per pagare una conciliazione dopo un incidente o addirittura comprare dei cellulari. 

Nuovi episodi legati alla truffa del Muling

Nel mirino delle indagini sono finiti due cittadini residenti a Rieti e Sezze. Il primo di 32 anni, l’altro di 22 e originario della Romania. Chiamavano le loro vittime, spesso anziani, con l’intenzione di raggirarli in maniera fantasiosa. I truffatori hanno mostrato di conoscere le vittime, mostrandosi alle loro orecchie come “credibili” utilizzando anche nomi di figli o nipoti a cui erano molto affezionati. 

Le scuse per truffare gli anziani

I truffatori avevano iniziato a battere il territorio al confine tra il Lazio e la Campania. Miravano delle persone anziane, che ai loro occhi avrebbero ceduto al loro raggiro. Le scuse erano sempre le sole: “Nonna, avrei bisogno dei soldi per comprare il cellulare nuovo“; “Papà, ho fatto un incidente e avrei bisogno di un centinaio di euro per la conciliazione”; “Sai zia, mi servirebbero 300 euro per una multa”. 

Le persone non cadono nella trappola

Mai avrebbero detto, i truffatori, di trovare anziani molto in gamba dietro la cornetta telefonica. Le persone, forti di corsi tenuti dai Carabinieri nei centri anziani pontini, hanno capito subito la truffa dietro la parola di quei presunti “parenti”. Prendendo tempo al telefono, hanno subito segnalato gli episodi alle forze dell’ordine. Una situazione che ha portato all’intervento immediato degli stessi Carabinieri, che hanno organizzato una catena di arresti tra il Comune di Sezze e la Provincia di Rieti. Una vicenda che, come sappiamo, gradualmente sta prendendo piede in tutto il Lazio. 

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