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Uscite anticipate, badge timbrati da colleghi e corruzione: il raccapricciante report del Campidoglio

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Almeno due volte alla settimana un impiegato comunale ha violato il codice disciplinare il Campidoglio. È la fotografia impietosa che proviene dall’ultima relazione annuale redatta responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Comune di Roma: centinaia le violazioni tra i dipendenti.

Dalle presenze timbrate col cartellino altrui, a chi lavora male una pratica, fino agli episodi di corruzione interna. È un calderone di inadempienza lo spaccato che emerge dall’ultima relazione annuale che vede protagonisti i dipendenti del Comune di Roma. Un’analisi dettagliata che mette nero su bianco tutta una lista di condotte scorrette degli impiegati del Campidoglio, a cura del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Si parla di almeno 148 inadempienze solo nel 2023, con una media di due volte a settimana in 365 giorni.

Comportamenti scorretti e inadempienti: 148 violazioni dei dipendenti comunali nel 2023

Un elenco dettagliato di scorrettezze professionali inchioda centinaia di dipendenti comunali a Roma. Tra le sanzioni si parte dall’assenteismo negli uffici, con dipendenti che escono prima o che affidano il cartellino da timbrare ai colleghi, fino a episodi più gravi, come la corruzione evidenziata tra diversi dipendenti nel 2022. In quest’ultimo caso, sono stati avviai 19 procedimenti disciplinari a carico di otto dipendenti.

Ci sono poi errori amministrativi, inerenti all’elaborazione sbagliata delle pratiche comunali, fino ad arrivare al peculato, cioè indebita appropriazione di denaro. Come riporta Repubblica, nei casi più estremi c’è anche la corruzione, con quattro casi nel 2023 per esercizio della funzione, uno per corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, sette per abuso d’ufficio e sei per omissione in atti d’ufficio. Condotte che non possono rimanere impunite e, difatti, hanno portato all’adozione di provvedimenti straordinari sul personale, con procedimenti penali o disciplinari a seconda della gravità degli episodi commessi.

Dalle sanzioni economiche alla Procura, gli “errori disciplinari” dei dipendenti al Campidoglio

Sono in totale 46mila i dipendenti capitolini, di cui 22mila indeterminati e 24mila tra quelli con contratti precari, con consulenze esterne. Tra questi si contano anche incarichi extra-istituzionali non autorizzate.

Per arginare comportamenti illeciti, se l’episodio è lieve, i dipendenti vengono sanzionati con richiami interni o multe. Nei casi più compromettenti, però, è dovuta intervenire anche la Procura a fare ordine. Se da un lato i regolamenti interni sembrano non attecchire adeguatamente tra gli uffici capitolini, una linea comune c’è invece sulla rivelazione dei segreti d’ufficio. Si contano sulle dita di una mano le segnalazioni anonime che i dipendenti avrebbero fatto trapelare all’esterno del palazzo Senatorio nel 2023. Anzi, Roma Capitale avrebbe introdotto dei metodi per monitorare anche gli identificativi nella gestione delle procedure. Forse anche per questo le segnalazioni interne sono poche.

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