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Vaccino AstraZeneca, spunta l’ipotesi di una dose minore per ridurre gli effetti collaterali

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Da pochi giorni sta spuntando l’ipotesi di usufruire di una dose minore del Vaccino AstraZeneca per ridurre gli effetti collaterali, ma non solo: “Oltre a generare meno eventi avversi, consentirebbe al doppio dei cittadini di essere immunizzati ha dichiarato l‘immunologo Minelli.

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La dose “minore” e lo studio

L’immunologo Mario Minelli ha infatti dichiarato che rispetto agli studi svolti nella fase III “in alcuni soggetti sottoposti a vaccinazione con Vaxzevria (AstraZeneca), sono stati osservati effetti collaterali decisamente più lievi o del tutto assenti, dopo una accidentale somministrazione di dose più basse di vaccino. In questo senso, c’è chi ha supposto che, a fronte di dosi più basse di vaccino, si attivino risposte immunologiche più contenute e, per questo, non in grado di evocare reazioni infiammatore significative dalle quali potrebbe scaturire la produzione di anticorpi anti-Fattore Piastrinico 4, a loro volta capaci di innescare la reazione trombotica”. L’immunologo e per il Sud della Fondazione italiana di Medicina personalizzata, ha infatti proposto di percorrere questa via per risolvere la complicanza degli effetti collaterali derivati dal vaccino AstraZeneca o Vaxzevria. La soluzione, dunque, potrebbe essere l’utilizzo di una dose minore del vaccino. Non solo Minelli ma anche altri due illustri scienziati tedeschi, Andreas Greinacher e Rolf Marschalek, hanno proposto una soluzione simile partendo dallo stesso presupposto: “le persone che avevano ricevuto una dose più bassa erano leggermente più protette, forse perché alti livelli di infiammazione possono effettivamente bloccare la formazione di anticorpi”. Inoltre il ministro Speranza ha difeso il vaccino Vaxzevria rassicurando la popolazione rispetto all’eventuale somministrazione, mantenendo però alta l’attenzione sulla faccenda: “Su 32 milioni di vaccinazioni e 222 segnalazioni di eventi avversi per il vaccino di Vaxzevria ci sono stati 82 eventi avversi di cui 18 fatali: è un fenomeno molto ridotto che non va sottovalutato, mantenendo alta la vigilanza. I cambi di rotta nelle indicazioni del vaccino fanno parte di questa attenzione”.

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