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Vandali a Ostia, distrutta la fontanella monumentale su lungomare

Pubblicato il
martello

Tornano i vandali a colpire nel territorio di Ostia Lido, in una piaga sociale che purtroppo sembra non arrestarsi sul territorio lidense da anni. Questa volta presa d’assalto la fontanella monumentale di piazza Sirio, con questo bene pubblico a due passi dagli stabilimenti balneari di Ostia Levante e soprattutto la stazione ferroviaria di Stella Polare. Ignote, con il favore delle tenebre, avrebbero distrutto il marmo che costituiva questo bene pubblico.

Vandali a Ostia, distrutta la fontanella di piazza Sirio

Cosa provoca questi gesti? Ancora gli inquirenti indagano, ma quasi certamente si potrebbe trattare di un gruppo di teppisti, operativo su tutta la zona di Ostia. Oggi distruggono le panchine, ieri sradicavano le panchine interne ai parchi pubblici del X Municipio e creavano altri episodi di vandalismo. Chi opera all’interno di queste azioni criminali, ormai sembra essersi specializzato nella distruzione di fontanelle monumentali e soprattutto panchine, indifferentemente se queste siano di ferro, legno o addirittura marmo. 

Un fenomeno che a Ostia vediamo da sempre, acutizzatosi però soprattutto dall’inizio del 2022 con una lunga lista di episodi legati al vandalismo gratuito di beni pubblici nel territorio. Chi era abituale portare il proprio cane nel parchetto di piazza Sirio, oggi ha trovato la fontanella locale spaccata in due. Un’azione vandalica gratuita e senza ragione, come quelle peraltro messe in atto da ignoti nella notte di Capodanno.

I residenti provano a difendere i quartieri dai vandali

L’alta percentuale di beni pubblici vandalizzati, ha spinto le persone a chiedere aiuto alla Forze dell’Ordine. Inoltre, in diversi quartieri del X Municipio sono partite delle ronde, al fine di controllare di notte determinate aree del Municipio. Gruppi di cittadini, per intenderci, sorvegliano le zone del proprio quartiere, al fine di stanare i vandali attivi sul territorio e coglierli con le mani nel sacco. Il gruppo di teppisti, secondo le indagini, lavorerebbe sempre con la propria gang. 

Insieme, questi giovani teppistelli spaccherebbero i beni pubblici per puro divertimento, nella loro azioni coadiuvati anche dall’utilizzo di armi come il martello da fabbro. Proprio attraverso questa arma, diversi giovani avrebbero distrutto, senza peraltro problemi, panchine e fontanelle in marmo sparse per il territorio lidense. 

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