Siamo abituati a conoscerlo come vaccino AstraZeneca, quello made in Pomezia-Oxford e da giorni al centro di polemiche. Prima lo stop momentaneo in Italia alle somministrazioni, poi il via libera dopo il parere favorevole dell’Ema, l’Agenzia Europea per i medicinali perché il “i benefici del vaccino superano i rischi“. Ma ecco che il vaccino come lo abbiamo a imparato a conoscere ha cambiato nome. Niente più AstraZeneca ma Vaxzevria. Lo ha annunciato la stessa casa farmaceutica.
IL BUGIARDINO DEL VACCINO DI ASTRAZENECA
Il vaccino AstraZeneca cambia nome
Cambia il nome, o meglio, ora ne avrà uno proprio visto che prima veniva chiamato come la casa farmaceutica che lo sta producendo. Oltre questo, il vaccino è sempre lo stesso ed è indicato per individui di età pari o superiore a 18 anni. Va ricordato come l’Ema non abbia riportato evidenze sul fatto che il vaccino aumenti il rischio di complicanze tromboemboli, perché i benefici sono nettamente superiori.
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Quali sono i rischi associati al vaccino?
Come si legge sul sito dell’EMA, “Gli effetti indesiderati più comuni di Vaxzevria negli studi sono stati generalmente lievi o moderati e sono migliorati entro pochi giorni dalla vaccinazione. Gli effetti collaterali più comuni sono dolore e tenerezza al sito di iniezione, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari, sensazione generale di malessere, brividi, febbre, dolori articolari e nausea. Hanno colpito più di 1 persona su 10. Vomito e diarrea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Diminuzione dell’appetito, vertigini, sudorazione, dolore addominale ed eruzione cutanea si sono verificati in meno di 1 persona su 100. Si sono verificate reazioni allergiche nelle persone che hanno ricevuto il vaccino. Come per tutti i vaccini, Vaxzevria deve essere somministrato sotto stretto controllo con l’appropriato trattamento medico disponibile“.
