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Viaggi all’estero, quarantena di 5 giorni e tampone per chi rientra in Italia

Pubblicato il
Sciopero aerei 20 giugno 2023

Tra Regioni italiane non ci si può spostare ormai da mesi, se non per comprovate esigenze: motivi dettati da salute, necessità o lavoro. Discorso che, invece, non vale per i viaggi all’estero: dall’Italia, anche da quei territori in zona rossa, è possibile raggiungere il primo aeroporto, imbarcarsi e partire alla scoperta di un altro Paese. Una beffa nella beffa, una “regola” agli occhi di molti contraddittoria e al centro di non poche polemiche. Ancor di più perché da tempo, proprio come ha dichiarato il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca:  “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia“. In un Paese come il nostro che vive (o forse meglio declinare il verbo al passato) anche (e soprattutto) di turismo. 

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Viaggio all’estero, arriva l’ordinanza di Speranza

In merito ai viaggi all’estero il ministro della Salute Roberto Speranza ha da poco firmato un’ordinanza che dispone per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea un tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore test alla fine dell’isolamento. Quarantena che, lo ricordiamo, è già prevista per tutti i Paesi extra UE. Ma, nonostante questo, monta la polemica sulle partenze alla scoperta di altri Paesi. Tutti tranne l’Italia perché agli italiani non è concesso spostarsi tra Regioni/Province Autonome. 

https://www.facebook.com/robersperanza/posts/5292368044169029

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“Permessi i viaggi all’estero: inaccettabile – tuona Andrea Corsini, l’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna – “Agli italiani stiamo chiedendo uno sforzo anche in queste vacanze di Pasqua, che da sempre sono state occasione per soggiorni nelle città d’arte, nelle nostre spiagge o in montagna. Questi viaggi, comprensibilmente, anche quest’anno devono fermarsi per evitare occasioni di contagio e nuove ondate, causando ingenti danni economici per albergatori e lavoratori locali. E’ quindi inaccettabile che venga data ai cittadini la possibilità di recarsi liberamente in aeroporto, per prendere un aereo che li porti in qualche meta turistica fuori dall’Italia. Oltretutto con possibili problematiche di contagi di ritorno. I nostri operatori turistici sono costretti a sacrifici da un anno e viene permesso il turismo verso l’estero? Il danno oltre la beffa. Il Governo corra subito ai ripari”

Una prima toppa il Governo pare l’abbia messa: quarantena e tamponi per chi decide di viaggiare. Ma perché non applicare la stessa “regola” anche per gli spostamenti tra Regioni, così da incentivare il turismo e aiutare categorie allo stremo?

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