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Castel Porziano e lungomare di Ostia, il Tar sospende le aperture dei varchi

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Stop agli abbattimenti sul lungomare e, almeno per il momento, niente più varchi. Lo ha deciso il Tar del Lazio, che ha accolto i ricorsi dei proprietari di due stabilimenti dando per il momento ragione ai balneari. L’avvocato della Federbalneari Adriano Tortora ha illustrato la decisone del Tribunale Amministrativo del Lazio. “Il Tar – ha dichiarato – ha sospeso l’apertura dei varchi sulle spiagge di Ostia da parte del Campidoglio. In particolare il giudice ha accolto i ricorsi dei due stabilimenti, Marechiaro e Shilling, dove martedì le ruspe hanno aperto i varchi. Ora abbiamo presentato una diffida con la quale invitiamo l’amministrazione capitolina di riconsegnarci le opere rimosse e chiudere gli accesi per scongiurare danni e pericoli. Con un ulteriore decreto il Tar ha invitato il Campidoglio a rimuovere le macerie lasciate dopo l’abbattimento dei chioschi di Castelporziano”. Il commissario del Pd di Ostia Stefano Esposito ha risposto con un commento su Twitter, dove, dopo aver annunciato la decisone del Tar, ha aggiunto che “la strada legalità non è mai semplice”. Un tweet anche per Matteo Orfini, commissario del Pd Roma: “La legalità è restituire il mare ai romani. Ed è quello che faremo. Con paziente determinazione”. L’assessore alla legalità di Roma Alfonso Sabella, presente agli abbattimenti, ha invece commentato la decisione del Tar attraverso un comunicato stampa. “Il Tar ha ribadito con una sua decisione non di sospendere i provvedimenti di apertura dei varchi, ma di ritenere le planimetrie insufficienti a individuare la loro localizzazione – si legge nella nota – Quelle planimetrie sia detto per inciso portano la firma dell’ingegnere Remo Papagni, presidente di Assobalneari, ovvero dei concessionari degli stabilimenti. La decisione non fa cambiare la nostra decisione di assicurare i diritti dei cittadini di accedere al mare. Nell’udienza, che il Tar ha fissato per il 6 maggio, dimostreremo come in realtà i varchi fossero individuabili attraverso precedenti atti amministrativi. Laddove comunque dovessero persistere dei dubbi indicheremo la localizzazione, se sarà possibile farlo con rapidi percorsi condivisi bene. Altrimenti sapremo indicare le aree per i varchi più consone all’attuale situazione del litorale e di maggiore interesse pubblico”.

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