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Furti, scippi e aggressioni a Pomezia: ma si denuncia solo sui social network

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Aggressioni, rapine, furti e scippi: tutti in pieno giorno, tutti a Pomezia, tutti riportati nei vari gruppi su Facebook, ma nessuno denunciato alle forze dell’ordine.
Tra ieri e oggi sono almeno tre gli episodi raccontati sui social network, ma di questi i Carabinieri della Compagnia di Pomezia affermano di non avere alcuna informazione in quanto nessuno si è recato in caserma per denunciare l’accaduto.
In almeno un caso che la denuncia non ci fosse era chiaro sin dal primo momento, in quanto la vittima era spaventata dalle eventuali conseguenze, e a scrivere della brutta esperienza era la figlia che voleva mettere in guardia soprattutto le donne sole.
Anche in un altro la denuncia appariva remota, visto che a riportare l’episodio su Facebook era in realtà la figlia di un testimone oculare.
Nel terzo, invece, sembrava che la persona rapinata fosse già andata a denunciare, invece in caserma non risulta nulla.
Ma andiamo a vedere cosa è successo tra ieri e oggi.

I FATTI DI IERI

Ieri mattina, sul presto – secondo quanto riportato dalla figlia, ancora sconvolta dall’accaduto – una donna, T. M., è stata aggredita da due uomini in via Roma dopo essere scesa dalla sua automobile. I due, presumibilmente nordafricani, hanno sbattuto la donna a terra e hanno cercato di toglierle l’anello che portava al dito. Per farlo hanno utilizzato un oggetto che la signora non ha saputo descrivere ma che le ha bruciato e ferito il dito. Vedendo l’aggressione, un ragazzo che si trovava a passare è intervenuto in difesa della vittima, iniziando a gridare per spaventarli e per attirare l’attenzione di altre persone. I due aggressori hanno quindi preferito fuggire, senza riuscire a rubare l’anello. Il ragazzo è anche andato nel vicino bar a prendere una bevanda per la donna, riuscendo a tranquillizzarla. “Mia madre – racconta la figlia – ha riportato una piccola ferita al dito e un ginocchio gonfio e dolorante, ma a parte questo sta bene. Anche se non abbiamo denunciato alle forze dell’ordine, io ho scritto il post su Facebook perché volevo ringraziare pubblicamente il ragazzo che l’ha salvata, di cui non conosco il nome, e, attraverso il racconto della brutta esperienza vissuta da mia madre, volevo anche mettere in guardia tutti, invitando a stare attenti”.

I FATTI DI OGGI

Due gli episodi di oggi, avvenuti entrambi di mattina.
Il primo è raccontato da una ragazza. “Mio padre – scrive – ha appena assistito a una rapina ad un signore anziano mentre usciva dalla banca, qui a piazza Aldo Moro (in realtà la banca è su via Salvo D’Acquisto, ndr). Erano in due con una Passat scura”. La ragazza, dopo aver inviato degli “accidenti” ai rapinatori, chiede maggiore sicurezza sul territorio.
Il secondo riguarda invece una donna che si trovava nella centralissima chiesa di S. Benedetto, in piazza indipendenza. Mentre pregava, qualcuno si è avvicinato alla sua borsa, ha infilato la mano all’interno e ha preso il portafogli, dove pare ci fossero 250 euro appena prelevati dall’anziana signora per fare un regalo al nipote.
Da quanto confermato dal Comandante della Compagnia di Pomezia, il Capitano Luca Ciravegna, nessuno ha denunciato furti o rapine avvenuti in questi due giorni.
Questo, come ribadiscono i Carabinieri, non aiuta a contrastare la microcriminalità: se il crimine non viene denunciato è come se non fosse mai stato commesso.
Ciò va a incidere sui dati ufficiali e determina la discrepanza che spesso la cittadinanza avverte tra quanto riportato dai report delle forze dell’ordine e la percezione che hanno gli abitanti della zona.
Ecco perché anche noi della redazione invitiamo chiunque sia vittima di un qualsiasi reato a denunciarlo.

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