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Mancanza di sicurezza davanti alla scuola di S. Palomba, i genitori diffidano l’amministrazione comunale

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Genitori sul piede di guerra nel quartiere S. Palomba – Roma 2. Un nutrito gruppo di mamme e papà hanno infatti inviato ieri al sindaco di Pomezia Fabio Fucci, oltre che al comandante della Polizia Locale, ai dirigenti dei settori Lavori Pubblici e Servizi alla Persona, al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo S. Procula e al Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione della Siropa S.p.A. una diffida riguardo le condizioni di sicurezza nel piazzale antistante la Scuola dell’Infanzia e Primaria plesso “G.D’Orazio” di Via Ardeatina, a S.Palomba, e non solo.
I genitori lamentano infatti criticità sia nella praticabilità che nella circolazione stradale, ma anche nel servizio di scuolabus. Nel dettaglio, si legge nella denuncia, “il piazzale antistante l’ingresso della scuola, non presenta le condizioni minime di praticabilità e fruibilità in sicurezza né per i pedoni né per il traffico veicolare. Non vi è allo stato dell’arte una pavimentazione idonea al transito della particolare e promiscua utenza interessata quale pedoni, autovetture, Scuolabus e mezzi pesanti. Non è presente alcuna segnaletica verticale e/o orizzontale di avvertimento, pericolo, obbligo ecc, nessun dissuasore di velocità, nessuna delimitazione circa aree riservate a parcheggio ed aree destinate a transito, nessuna delimitazione di protezione circa gli spostamenti in sicurezza dell’utenza scolastica e nessuna segnaletica di individuazione stallo di sosta per servizio Scuolabus. Dall’analisi effettuata si evince quindi in maniera evidente e senza tema di smentita, che ad oggi non vi siano le condizioni minime di sicurezza, anche in riferimento al Codice della Strada”.
Ma non solo. “L’ingresso pedonale della scuola – proseguono i genitori firmatari – si affaccia direttamente sul piazzale antistante confinante col tratto comunale della Strada Provinciale Ardeatina e l’ingresso del tutto promiscuo con l’azienda Siropa SpA, entrambe le due fortemente interessate da traffico veicolare di mezzi pesanti in transito, in entrata ed in uscita in contemporanea con la presenza di pedoni e utenza scolastica sul piazzale: ne consegue che l’accesso presenta condizioni di sicurezza estremamente critiche, non essendo garantito uno spazio protetto per la sosta degli scolari nel periodo di entrata ed uscita dalla scuola”. E se i pedoni non stanno al sicuro, i veicoli non stanno di certo meglio: “notevoli problematiche legate alla sosta dei veicoli, in quanto la dotazione di parcheggi risulta decisamente caotica e disorganizzata all’ingresso al plesso”, lamentano infatti i genitori, i quali aggiungono che “l’inesistenza di
marciapiedi o percorsi protetti e il fatto che i pedoni debbano necessariamente camminare all’interno del piazzale
attraversandolo senza protezioni durante il transito di mezzi pesanti, sono elementi che rappresentano un notevole
rischio per l’incolumità, principalmente per l’utenza più debole: i bambini. Tali evidenze sono riportate anche in base alle testimonianze raccolte presso gli agenti della Polizia Locale presenti solamente all’orario di entrata, la cui sola presenza è evidentemente insufficiente”.
Come se non bastasse, “Dall’analisi effettuata e dalle testimonianze raccolte presso gli Autisti del servizio Scuolabus, sono emerse alcune criticità, tra cui si evidenzia una inesistente protezione dell’ingresso della scuola, il quale risulta privo dei necessari elementi di delimitazione e di separazione fisica dalla sede stradale a difesa dell’utenza. Ulteriori problematiche sono da attribuire alla limitata disponibilità di spazio di manovra, che crea diversi problemi in termini di sicurezza, soprattutto se abbinata alla mancanza di un’efficace regolamentazione dei flussi veicolari e pedonali per i collegamenti con la scuola. Infine, anche lo stallo dello Scuolabus, attualmente non definito, risulta essere casuale e spesso in posizione estremamente pericolosa in quanto non fruibile in piena sicurezza da parte dei bambini per via dell’ingresso o uscita, talvolta improvvisi, di mezzi pesanti dall’azienda limitrofa. Da segnalare, inoltre, che per l’attraversamento della Strada Provinciale Ardeatina, è presente una zebratura in corrispondenza dell’ingresso della scuola: tale segnaletica risulta, però, assolutamente insufficiente a garantire le minime condizioni di sicurezza nell’attraversamento tra la strada e l’ingresso della scuola”.
Ma i genitori non si sono limitati alle lamentele, seppur giustificate: hanno infatti stilato una serie di proposte che hanno sottoposto all’amministrazione sotto forma di richieste di intervento.
In particolare, quello che le mamme e i papà che hanno firmato la diffida chiedono è “la posa in opera di una pavimentazione stradale idonea alla percorribilità e fruibilità in sicurezza sia veicolare che pedonale, con particolare riferimento all’utenza scolastica, la limitazione alla velocità lungo l’Ardeatina nel tratto compreso tra la rotatoria
“Albano/Torvajanica” ed il tratto immediatamente successivo al piazzale del plesso scolastico, con l’istituzione di
una “zona 30”, l’’installazione di idonea segnaletica verticale ed orizzontale atta a regolamentare i flussi veicolari sia sull’Ardeatina che all’interno del piazzale, la delimitazione delle aree di parcheggio veicolare e la delimitazione delle aree di transito dei mezzi pesanti in entrata ed in uscita dall’azienda limitrofa attraverso idonea segnaletica verticale e orizzontale, la creazione di un idoneo spazio di sosta adibito al servizio Scuolabus tale da consentire la discesa e la
salita in sicurezza dell’utenza scolastica, la creazione di un percorso pedonale protetto che, partendo dal piazzale, raggiunga l’ingresso della scuola e la ridefinizione degli attraversamenti sulla Strada Provinciale Ardeatina in modo da permettere il collegamento a norma tra i due lati della strada, anche con l’ausilio di segnalazione semaforica.
Il tutto, magari, con una fattiva collaborazione da parte della limitrofa azienda Siropa SpA, con “preghiera di intercessione presso gli autisti dei mezzi pesanti in entrata ed in uscita, invitando gli stessi a moderare la velocità e a prestare particolare attenzione in prossimità degli accessi”.
I genitori chiedono quindi al sindaco di attivarsi affinché questo sia possibile e al Comandante della Polizia Locale di far sì che il “servizio sia reso in maniera puntuale rispetto agli orari fissati (in particolar modo al mattino), e che il
personale in servizio non debba limitarsi alla mera presenza all’interno della vettura, bensì debba assistere in maniera
fisica l’utenza scolastica nell’attraversamento pedonale e la circolazione stradale assistendo il transito veicolare da e per il
plesso scolastico”.
“Si invita infine – concludono i genitori – il Dirigente Scolastico per quanto di sua competenza, a porre in essere con effetto immediato ogni misura di sicurezza (anche temporanea) come per esempio a titolo non esaustivo lo spostamento dell’accesso al plesso dalla parte opposta a quello attuale, ovvero dalla porta di ingresso posta dalla parte della struttura ospitante le classi primarie ad oggi inspiegabilmente utilizzata in via esclusiva dal personale scolastico (docenti e ATA). Inoltre, stante la precaria agibilità dello stabile (che sarà comunque oggetto di nostra indagine dal prossimo mese), in alternativa alla precedente soluzione si auspica un atto di responsabilità da parte della Dirigenza Scolastica in accordo con l’Amministrazione comunale, affinché si ponga in essere lo spostamento delle sezioni Primarie all’interno del nuovo plesso di Via Cesare Fiorucci appena inaugurato e che conta, allo stato attuale, un ridotto utilizzo di aule ovvero 1 su 6 disponibili, oltre a laboratori e locali annessi”.
Le soluzioni proposte – fanno notare i genitori – oltre che ad essere di immediata attuazione e a costo zero, garantirebbero inoltre al servizio Scuolabus e all’utenza in generale, di poter usufruire di strutture, locali, parcheggi e aree prospicienti idonee in termini di fruibilità e sicurezza.
Proprio per questo vengono dati 15 giorni di tempo per metterle in pratica. Terminati i quali, gli agguerriti genitori si riservano “di mettere in atto ogni azione legale a tutela dell’utenza, financo con formale esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri”.

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