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Commissariamento X Municipio, Casapound e Sovranità: “Solo un escamotage per evitare le elezioni”

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“Alfano e Gabrielli si inventano un commissariamento fuori dalla legge pur di salvare il Pd e non andare a elezioni”, Così Carlotta Chiaraluce, segretario provinciale romano di Sovranità, commenta lo scioglimento per mafia del X Municipio decisa dal Cdm. “Oggi è accaduto quello che da mesi oramai ci aspettavamo – sottolinea Chiaraluce – Il municipio di Ostia viene sciolto ufficialmente per mafia mentre il Comune di Roma, che ha avuto più di 3 rimpasti di giunta e una marea di arrestati e indagati tra gli amministratori PD, si salva e grazie alla relazione di Gabrielli che diventa di fatto il badante di Marino”. “Il governo ha anteposto alla legalità gli interessi economici del Giubileo alle porte decidendo – prosegue Chiaraluce – di salvare Marino e di sacrificare il territorio di Ostia attraverso una forzatura inaccettabile del testo unico sugli enti locali, che non contempla lo scioglimento dei municipi per mafia né la sostituzione da parte dei prefetti dei politici che hanno fallito. Con l’escamotage del commissariamento del X Municipio ha scongiurato le prossime elezioni per Ostia, che stando così le cose non avverranno prima del 2017”. “Oggi i cittadini romani sono stati nuovamente sconfitti da un governo di cialtroni, affaristi e arroganti e si sono visti scippare ancora una volta la propria sovranità. Noi non siamo disposti ad accettare supinamente queste decisone – conclude Chiaraluce – e siamo pronti fin da subito a mobilitarci per chiedere immediate elezioni. Roma non ha bisogno di un prefetto supervisore, ma di un nuovo sindaco”.
Sullo stesso tono il commento degli esponenti di Casapound. “Lo scioglimento del X Municipio? Solo un escamotage per evitare le elezioni ad Ostia che si sarebbero dovute tenere il prossimo maggio, ha dichiarato Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia nel X Municipio poco prima della relazione del ministro Alfano su Mafia Capitale. “Con la conferma del sindaco Marino e con l’arresto dell’ex presidente del X Municipio Tassone – ha continuato Marsella – ad Ostia il regolamento stabiliva nuove elezioni nei prossimi mesi, mentre grazie allo scioglimento per mafia si insedierà un commissario che non servirà a nient’altro che a posticipare il voto per almeno altri 18 mesi. Ostia passerà quindi per il quartiere mafioso di Roma, continuerà a vivere le stesse criticità al quale il Pd non ha mai dato risposte e resterà sotto la guida di Marino e di un partito allo sbando. Riteniamo inammissibile che un territorio venga trattato così per interessi e per non perdere poltrone e siamo pronti a proseguire la nostra protesta, iniziata nei mesi scorsi con l’occupazione del municipio – ha concluso Marsella – e manifestazioni per chiedere elezioni subito”. Cpi ha inoltre affisso nella notte uno striscione contro il Partito Democratico, che sottolinea “il coinvolgimento a Mafia Capitale che spesso si tende a dimenticare”.

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