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Pomezia: si può installare un cartellone in questo modo? Parte 2

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Seconda puntata del “Si può installare un cartellone in questo modo?”. Giustappunto nella giornata di ieri avevamo segnalato la caduta di un’insegna in Via Cavour, proprio alla fermata dei pullman. Per carità, nulla di così eccessivamente grave, anche perché prontamente la situazione è stata oggi ripristinata con la messa in sicurezza del cartellone stesso. E, al di là di certuni lettori che vorrebbero per forza infilare questa storia in un contesto politico, come se fosse un attacco al Sindaco (ma ci rendiamo conto?) o un rimpianto di come venivano fatti i lavori nel pre-Fucci (??), in ballo qui c’è solo una questione di principio, perché un lavoro o viene fatto come si deve oppure è meglio lasciar perdere, soprattutto se in qualche modo può mettere in discussione la sicurezza dei cittadini (con le dovute proporzioni s’intende).

Il perché di tutto questo? Avvicinandosi alla struttura ci si accorge infatti che gli errori commessi nella precedente installazione non erano stati causati da una “svista”, da un errore umamo – che ci può anche stare – ma evidentemente erano il frutto di una specie di “modus operandi” con il quale si realizzano determinati lavori. Perché diciamo questo? Guardate le foto. Primo: il palo non è più fissato in un foro provvisorio sul marciapiede (come prima) bensì su una tavoletta di legno, questa sì inchiodata (?) a terra. Secondo: immancabili e ancora al loro posto sono le fascette realizzate con il fil di ferro a legare il cartellone all’insegna adiacente. Il risultato di tale ancoraggio? Beh guardate voi stessi il breve video che abbiamo realizzato. Insomma: della serie, errare è umano…

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