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Ostia, Roma-Lido, l’affondo di Aurigemma: Zingaretti vuole regalarla, timore per i dipendenti

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Duro comunicato di Aurigemma, Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio, nei confronti del Presidente Zingaretti. “Ieri – si legge in una nota – durante il convegno della Cgil abbiamo appreso dall’ intervento dell’assessore Civita la volontà da parte del Presidente Zingaretti di svendere l’unico servizio che porta redditività al trasporto pubblico romano, che è quello delle ferrovie concesse (ossia la Roma Lido), affermando che Atac non è in grado di gestirlo. Premesso che la municipalizzata gestisce tale servizio da anni, detto ciò i problemi legati ai disagi con i quali gli utenti sono costretti a convivere, sono dovuti non tanto ad Atac, ma alla mancanza di un’infrastruttura adeguata da parte della proprietà della rete (regione Lazio), che non è mai intervenuta a dovere per renderla una metropolitana di superficie.  Abbiamo già difeso la Roma Lido quando Zingaretti voleva regalarla ai francesi di Ratp e siamo riusciti ad evitare questo scempio, oggi la regione ne propina un altro, peraltro senza nessun tipo di bando o avviso pubblico.” “Allo stesso tempo – prosegue la nota – ci chiediamo: visto che a breve voteremo la legge di adeguamento alla Delrio, forse non sarebbe più opportuno cedere le ferrovie concesse a Roma Capitale, in modo da fornire maggiori garanzie all’Atac stessa? Anche perché, ci chiediamo che fine farà il personale. Come al solito il presidente Zingaretti e la sua amministrazione dimostrano di avere poche idee ma ben confuse. Ora, invece di pensare a migliorare i servizi offerti, preferisce portare avanti scelte che rischierebbero anche di aprire un contenzioso con la giunta Raggi, che non è utile al fine di risolvere le tante criticità del trasporto pubblico, che i romani sono costretti a subire quasi ogni giorno. E questo, a causa principalmente dell’inerzia della regione. Infine, come sempre restiamo meravigliati dal fatto di dover apprendere simili novità non nelle sedi competenti (consiglio o commissione), ma attraverso la stampa”, conclude quindi il comunicato.

 

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