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Pomezia, beni sequestrati alla mafia: per i cittadini o…?

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E’ da poco stato consegnato ad alcune associazioni il villino sequestrato alla mafia che si trova in via Cincinnato, a Pomezia, ma già arrivano le prime polemiche sul suo utilizzo.

Giovedì scorso un cittadino, intorno alle ore 19.30, sarebbe voluto entrare nel villino, visto che era stato più volte pubblicizzato dal Comune e indicato in vari modi che si poteva partecipare alle varie attività dalle ore 19:00 alle ore 21:00.  Ma, dopo aver citofonato, gli è stato risposto che non era possibile entrare in quanto era in corso un evento privato.

“Lì per lì – ha dichiarato il cittadino – ho lasciato stare, poi però, dopo qualche minuto, ci ho ripensato e ho citofonato una seconda volta ottenendo la medesima risposta: “Evento privato, non può entrare”. La conversazione è andata avanti: “E allora cosa devo fare?”, ho chiesto. “Deve andare in Comune e iscriversi alla Banca del Tempo”. A quel punto è nata una discussione, sempre attraverso il citofono, in quanto gli orari di apertura dell’ufficio sono solo di mattina, e neanche tutti i giorni, e il pomeriggio del mercoledì, ma soltanto fino alle 17,30 (orari difficilmente compatibili con orari di lavoro di chi come me lavora fuori Pomezia). Come è possibile tutto questo? Una casa “per i cittadini” non dovrebbe essere sempre a disposizione? E’ possibile che venga sfruttata invece per eventi privati non meglio specificati?”.

Abbiamo girato le domande del signor Giorgio all’Amministrazione comunale che ha risposto così: “Il progetto Tana Libera Tutti, fortemente voluto dall’Amministrazione, è certamente aperto a tutta la cittadinanza, ma l’ingresso al villino, che si trova in un condominio privato, è soggetto a un regolamento a lungo negoziato con i condomini che vi abitano. Questo regolamento, che ti allego, prevede obbligatoriamente l’iscrizione al progetto per l’accesso. Le associazioni che hanno in gestione il villino si stanno organizzando per consentire a tutti l’iscrizione: si tratta di volontari che non possono quindi essere presenti presso gli sportelli della Banca del Tempo 24 ore su 24, ma che sono disponibili a concordare orari diversi da quelli stabiliti per l’utenza che ne fa richiesta”.

“Nessuno vuole di certo la disponibilità h24 dei volontari – ha risposto il cittadino – ma solo che, in posti di proprietà del Comune e quindi dei cittadini di Pomezia, non venga impedito l’accesso a questi ultimi per non meglio identificati e specificati “eventi privati” che potrebbero portare facilmente ad equivocare sull’utilizzo della struttura”.

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