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Nettuno, si dimette il sindaco Chiavetta. L’opposizione: no ai gesti bluff, si torni davvero alle urne

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La crisi politica a Nettuno ha visto il suo apice ieri con le dimissioni, da molti definite un bluff, del sindaco Alessio Chiavetta, che ora ha tempo fino al 24 marzo per ritirarle. Ieri mattina anche gli Assessori hanno rimesso il loro mandato: prima si è svolta l’ultima riunione di Giunta per definire alcune imposte locali, poi Chiavetta ha nominato come vicesindaco il segretario Pd Dandolo Conti ed infine si è recato al protocollo per formalizzare le sue dimissioni. La prossima mossa sarà quella della convocazione di un consiglio comunale per illustrare ai consiglieri e ai cittadini la situazione politica, ma la sensazione è che si tratti di un tentativo di riportare all’ordine la maggioranza, ricucendo gli strappi interni e i malumori degli ultimi mesi. Molto critica l’opposizione, che questa mattina ha espresso il suo pensiero attraverso un comunicato stampa a firma dei gruppi consiliari di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Con Nettuno. “Solo   il   bene di   Nettuno. E’ quello che vogliamo. Per ottenerlo in questo momento c’è una sola strada: ridare la parola ai cittadini andando subito al voto dopo le dimissioni del Sindaco – si legge nella nota – Senza aspettare farse nei prossimi venti giorni, che potrebbero vedere raffazzonata una maggioranza numerica “costretta” a stare insieme solo per evitare di scomparire dalla scena politica.

Questa è la volontà che continueremo ad esprimere ad ogni livello, rifuggendo dalle stupide chiacchiere “collaborazionistiche” che animano la piazza e qualche social network in queste ore”.

“Siamo convinti che Nettuno non abbia bisogno di pause o rimpasti all’interno di una maggioranza che in due anni non ha fatto altro che litigare bloccando completamente la Città, ma non ha bisogno neanche di inciuci mascherati da governi di salute pubblica che avrebbero, come scopo, solo quello di non mandare a casa una classe politica dedita alla soddisfazione delle proprie esigenze e non a quelle dell’intera Comunità Nettunese – proseguono i consiglieri di opposizione – I commercianti abbassano le serrande, gli artigiani chiudono le partite iva, gli imprenditori falliscono, e la colpa è sempre di altri. Ma di chi altri? Non di chi tiene la buca di piazzale Berlinguer aperta da più di due anni e centinaia di parcheggi in meno al centro della Città? Non di chi abbandona una opera pubblica importante come il teatro comunale senza terminarla? Non di chi aumenta il livello di tassazione tra Tari e Tasi di quasi il 50% in due anni su tutti i cittadini? Non di chi spende milioni di Euro l’anno per frizzi e lazzi invece di investirli in nuove opere pubbliche?”.

“Per questo e per tanto altro – concludono i consiglieri Claudio Dell’Uomo, Enrica Vaccari, Ilaria De Santis, Alessandro Cesarini e Vittorio Marzoli – Chiavetta DEVE terminare il suo mandato in anticipo. Per dare la possibilità ai Nettunesi di esprimere una nuova classe dirigente in grado di avere idee per la soluzione dei problemi che opprimono Nettuno, in grado di realizzare i programmi, in grado di far tornare a vivere una Città che ha ormai una sola opzione: VOTARE, in fretta, il prossimo mese di maggio”.

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