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Fiumicino, lo sfogo dei ristoratori (e non solo): «Zona arancione fino al 30 aprile? Restituiamo le partite IVA»

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Quali regioni zona arancione dal 24 gennaio 2022?

I ristoratori di Fiumicino stremati dalla crisi. A commentare l’ipotesi di un prolungamento delle restrizioni fino a fine aprile è Massimiliano Mazzuca, presidente associazione Lungomare della Salute Fiumicino che rappresenta la maggior parte delle attività della ristorazione e della balneazione di Fiumicino

«Chiudere bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie fino al 30 aprile significa uccidere, scientemente, un intero comparto produttivo. Se le indiscrezioni fossero confermate noi siamo pronti immediatamente a restituire le Partite Iva allo Stato e abbassare le serrande. Tanto vale farlo ora», dichiara Mazzuca.

«Non cadremo in un’utile ‘guerra tra poveri’ sottolineando le disparità che continuano a esserci tra categoria e categoria. Perché siamo tutti vittime di uno Stato che continua a non tutelare i suoi figli, tutti nessuno escluso: dai bambini che torneranno a scuola, ai piccoli esercenti che con la zona arancione potranno riaprire a metà, fino a noi che saremo ancora chiusi. Né tantomeno vogliamo nuovamente sottolineare l’inutilità degli aiuti che stanno arrivando, che rappresentano per noi lo ‘zero virgola’ delle perdite. Avevamo auspicato che in queste settimane l’Italia riuscisse ad acquistare le dosi di vaccino necessarie a mettere in sicurezza il nostro Paese e ripartire. Speranza vana»conclude la nota.

 

 

 

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