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Pomezia, cosa buttano i cittadini (sbagliando) nel sacco nero?

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A Pomezia prosegue la comunicazione ambientale. Sabato scorso, 30 marzo 2019, a partire dalle ore 11, si è svolto il primo dei tre incontri per imparare a differenziare al meglio. L’iniziativa proseguirà martedì 2 aprile al mercato di Torvajanica alle ore 10.30 per poi concludersi sabato 6 nuovamente al mercato di Pomezia. Nel corso di questo primo appuntamento sono state effettuate le analisi merceologiche da parte della Cooperativa Erica, per conto del Consorzio Formula Ambiente, inserite nelle azioni di comunicazione ambientale del Comune di Pomezia.

Le analisi merceologiche sono degli appuntamenti, condotti dal dottor Armando Mangone e la dottoressa Daniela Leone, in cui verranno analizzati i contenuti dei sacchetti della frazione indifferenziata conferiti da normali utenti e, una volta aperti, al pubblico verranno mostrati gli errori e comunicati i consigli per effettuare una differenziata migliore. Vediamo com’è andato questo primo test.

 

Pomezia: nell’indifferenziata finisce ancora di tutto

Dei sacchi aperti, purtroppo, nessuno ha rispettato i parametri di una corretta raccolta differenziata. E nel sacco nero – attenzione: dal 1 gennaio 2020 saranno vietati a Pomezia – continua a finirci la qualunque. Si passa dagli errori più comuni, come quello di gettare plastica, carta, cartone o barattolame, tutti materiali invece riciclabili, a quelli più gravi come conferire addirittura le pile esauste. «In alcune zone della città – commenta il Dott. Armando Mangone – si è ancora restii a differenziare i rifiuti. Questo però danneggia tutti: danneggia l’ambiente, danneggia la filiera del recupero di materiali preziosi che invece così finiscono persi». 

L’evento, seguito da numerosi cittadini e svoltosi alla presenza del Sindaco Adriano Zuccalà e dell’Assessore Stefano Ielmini, ha dato la possibilità inoltre ai presenti di porre domande circa la corretta differenziazione dei rifiuti evitando così, si spera, di incorrere in errori futuri. 

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