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Aumento pensione marzo 2023: a chi spetta e come calcolare gli importi

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Con il cedolino di pensione di marzo 2023, i pensionati con una pensione lorda mensile superiore 2.101,52 euro avranno l’aumento da rinnovo della pensione da perequazione più gli arretrati di gennaio e febbraio 2023. I pensionati con pensione fino a 2.101,52 euro hanno già percepito da gennaio l’aumento del 7,3% lordo. L’aumento da rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, con percentuali che vanno dal 7,3% al 2,336%, è stato previsto dalla Legge di Bilancio 2023. Vediamo la tabella degli aumenti delle pensione da marzo 2023, come funziona il calcolo dal lordo al netto e perché gli aumenti sono scattati a gennaio per alcuni pensionati ed a marzo per altri.

L’aumento della pensione per marzo 2023

L’aumento delle pensioni scatta da marzo 2023 per i pensionati con un importo di pensione oltre 4 volte in trattamento minimo (pensioni oltre 2.101,52 euro), mentre l’aumento delle pensioni è già scattato da gennaio per coloro che hanno una pensione fino a 2.101,52 euro (4 volte il trattamento minimo). L’aumento scatta per tutti i pensionati secondo una tabella aumenti pensioni 2023 con le percentuali pubblicata dall’Inps e calcolata sulla base di quanto previsto dall’art. 1, comma 309, della Legge di Bilancio 2023, che ha attributo degli aumenti di pensione che vanno dal 2,336% al 7,3%, che è la percentuale massima prevista dal Decreto 10 novembre 2022 in materia di Perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

I pensionati con una pensione oltre i 2.101,52 euro si vedranno attribuire nel cedolino di marzo 2023 sia l’aumento della pensione da marzo 2023 che il riconoscimento degli arretrati relativi a gennaio e febbraio 2023. Mentre i pensionati con una pensione fino a 2.101,52 euro continueranno a percepire la pensione già aumentata del 7,3% lordo da gennaio 2023 in poi, secondo la stessa normativa. Le date di pagamento delle pensioni di marzo 2023 con aumenti + arretrati sono:

  • il 1 marzo 2023 per coloro che hanno l’accredito diretto sul conto corrente bancario o postate;
  • e dal 1 al 7 marzo 2023 per il ritiro presso le Poste Italiane.

Gli aumenti

Vediamo la tabella degli aumenti della pensione e la normativa sulla rivalutazione delle pensioni, che straordinariamente per combattere l’inflazione è stata anticipata a novembre 2022 e che con la Legge di Bilancio 2023 e con le successive circolari Inps è stata resa operativa per alcuni pensionati da gennaio e per altri pensionati da marzo 2023. Vediamo i motivi. Per quanto riguarda la tabella degli aumenti delle pensioni da marzo 2023, le pensioni aumentano nelle seguenti misure:

  • aumento del 7,30% per le pensioni fino a 2.101,52 euro (fino a 4 volte il trattamento minimo). Aumento erogato già da gennaio 2023;
  • aumento del 6,205% per le pensioni da 2.101,53 a 2.626,90 euro (oltre 4 volte il trattamento fino e fino a 5 volte il trattamento minimo). Aumento erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023;
  • aumento del 3,869% per le pensioni da 2.626,91 a 3.152,28 euro (oltre 5 volte il trattamento fino e fino a 6 volte il trattamento minimo). Aumento erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023;
  • aumento del 3,431% per le pensioni da 3.152,29 a 4.203,04 euro (oltre 6 volte il trattamento fino e fino a 8 volte il trattamento minimo). Aumento erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023;
  • aumento del 2,701% per le pensioni da 4.203,05 a 5.253,80 euro (oltre 8 volte il trattamento fino e fino a 10 volte il trattamento minimo). Aumento erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023;
  • aumento del 2,336% oltre 5.235,81 euro (oltre 10 volte il trattamento minimo).

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