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Bonus 200 euro, si allarga la platea dei beneficiari: ecco chi lo riceverà e quando

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A quanto ammonteranno gli importi per le rivalutazioni delle pensioni causate dall'inflazione?

Bonus 200 euro, si allarga la platea di beneficiari. Introdotta dal decreto numero 50 del 17 maggio 2022, l’agevolazione ha come fine quello di contrastare il caro bollette e fornire in tal modo un aiuto concreto alle famiglie che in questo periodo si vedono costrette ad una rimodulazione di spese e abitudini. La conferma arriva anche dall‘Inps attraverso il messaggio numero 3805/2022. 

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Estesa la platea di beneficiari del bonus 200 euro

In particolare, l’Inps ha ripreso quanto precedentemente spiegato con la circolare n.73 del 24 giugno 2022. Al suo interno, venivano fornite le istruzioni per il pagamento del bonus per coloro che ne avevano diritto. Ad esempio si leggeva che l’agevolazione doveva essere pagata con lo stipendio di luglio anche nel caso in cui la retribuzione di quel mese venisse azzerata per via di eventi tutelati come ad esempio un lavoratore in cassa integrazione. Ora, l’Inps ha allargato il concetto di evento tutelato, il che ha reso possibile un ampliamento della platea di coloro che possono beneficiare della misura. In tal modo, alcune categorie di persone prima escluse per un’errata interpretazione della norma adesso possono godere del beneficio. 

A chi spetta 

Come detto, il concetto di evento tutelato è stato ampliato e questo ha permesso di godere del bonus 200 euro ad una platea più ampia di persone. Ma quali sono gli aventi tutelati che danno diritto all’agevolazione? Tra gli eventi tutelati  che danno diritto al bonus 200 euro anche nel caso in cui nel mese di luglio l’importo dello stipendio percepito sia pari a zero troviamo: 

  • aspettativa sindacale (legge 20 maggio 1970 numero 300);
  • sospensione di rapporto di lavoro dei sanitari che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale contro il Covid; 
  • ipotesi di aspettativa o congedo non retribuite se previste dal Ccnl di settore; 
  • lavoratori che seppur risultino destinatari del bonus contribuivo non ne hanno concretamente beneficiato alla luce di un abbattimento totale della contribuzione datoriale e di quella a carico del lavoratore. 

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