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Maxi assegno per questi pensionati, buone notizie ad agosto: solo per loro

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pensione e sede INPS

Maxi assegno ad agosto ma non per tutti, solo per questi pensionati. Ecco chi percepirà di più ad agosto ed a cosa sono dovuti questi assegni.

Pensione più ricca ad agosto ma non per tutti i pensionati. E’ da tempo che si parla di aumenti, ma sostanzialmente questi non sono mai arrivati. Adesso però è arrivata l’ufficialità da parte dell‘Inps.

Tra pochi giorni, i pensionati percepiranno il nuovo assegno e questo sarà più ricco, comprensivo anche degli arretrati a partite dal mese di gennaio.

Ma vediamo nel dettaglio che tipo di aumento si tratta, a quanto ammonta ed a cosa è dovuto.

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Maxi assegno per questi pensionati

Notizie molto interessanti per i pensionati, ma non per tutti. Ebbene, alcuni pensionati percepiranno ad agosto un assegno pensionistico più esoso. E’ tempo di conguaglio per molti pensionati italiani che finalmente potranno vedere il loro assegno più ricco.

Le operazioni di conguaglio in realtà, da parte dell’Inps sono già iniziate a luglio, ma non tutti i pensionati sono stati interessati. Di conseguenza, molti otterranno questi aumenti ad agosto.

La rivalutazione della pensione minima avverrà ad agosto. Con il cedolino di agosto, chi percepisce una pensione inferiore al minimo previsto, riceverà tutti gli incrementi spettanti e poi anche gli arretrati.

Chi sarà interessato da questo aumento

Se il mese di luglio stato piuttosto positivo per molti pensionati, il mese di agosto non sarà da meno. E’ infatti previsto un assegno maxi, grazie al conguaglio Irpef che è in arrivo. Come abbiamo anticipato, non si tratta di una novità in assoluta, ma valida solo per i contribuenti che sono in credito. Se, al contrario, il pensionato dovesse risultare in debito, i soldi dovuti saranno prelevati direttamente dall’assegno pensionistico. Quindi, se per molti sono in arrivo delle buone notizie, per altri non sarà proprio così.

Va anche detto che il conguaglio Irpef varrà solo per coloro che anno presentato la dichiarazione dei redditi, attraverso il modello 730 all’Agenzia delle entrate. L’Inps, in questo caso, interverrà o concedendo il rimborso in caso di credito, o con una trattenuta, in caso di debito.

Saranno, altresì, interessati da questo conguaglio ad agosto i pensionati che hanno presentato la dichiarazione dei redditi attraverso modello 730 ed inviata correttamente all’Agenzia delle entrate, entro il 31 maggio 2023.

Chi invece ha presentato la dichiarazione dei redditi entro il 20 giugno, riceverà questo credito o la trattenuta entro il mese di agosto-settembre.Non è possibile sapere in anteprima di quanto questo cedolino sarà più ricco. Le dichiarazioni che sono state inviate dal 16 luglio fino al prossimo 31 agosto 2023, saranno comunicate all’Agenzia delle entrate entro il 15 settembre 2023.

In questo caso, il conguaglio avverrà nel periodo che va da settembre a novembre. Tuttavia, i pensionati interessati da questo incremento, potranno verificare il tutto, accedendo al servizio web dedicato.

Ovviamente per poter fare accesso in questa area dedicata, bisognerà essere in possesso dello Spid di livello 2 o superiore, della carta d’identità elettronica, della carta nazionale dei servizi, e del Pin rilasciato proprio dall’Inps.

Gli importi

maxi assegno agosto
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In relazione al rimborso Irpef, si parla di una maggiorazione dell’1,5% della quota pensionistica ed in totale, quindi di circa 570 euro al mese. Questa cifra comprende anche la tredicesima, e gli arretrati da gennaio. Ma non finisce qui, visto che i pensionati over 75 che percepiscono una pensione minima, riceveranno un aumento del 6,4%, arrivando ad una cifra pari a 600 euro mensili.

I pensionati che invieranno il modello 730 dopo il 1° settembre ed entro il 2 ottobre 2023, riceverà un conguaglio nel mese di novembre.

Se il pensionato, ancora non dovesse trovarsi nella condizione di credito, ma di debito, dovrà provvedere a saldarlo pagando la quota entro il mese di novembre 2023 e non si sarà modo di poter fare la rateizzazione. Quest’ultima è concessa solo se la presentazione della dichiarazione dei redditi è avvenuta in tempo.

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