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Pensione anticipata con quota 96, solo per questi fortunati italiani: come fare

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Pensione anticipata

Pensione anticipata con Quota 96, come funziona e per quali lavoratori è possibile usufruire di questa misura? Ecco come fare.

Sempre più spesso si parla di pensioni e da sempre, quello della riforma pensioni è uno dei temi più caldi e più affrontati.

In questi anni sono state pensate diverse soluzioni per permettere ai lavoratori di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, tuttavia non si è mai risolto nulla.

La tanto chiacchierata Quota 100 è stata ufficialmente cancellata. Poi si è parlato di Quota 103 e adesso Quota 96.

Ma cosa prevede quest’ultima misura? A chi spetta e quali sono i lavoratori interessati? Facciamo il punto della situazione.

Pensione anticipata con Quota 96, come funziona?

Quota 96 è una delle misure pensionistiche pensate dal governo Meloni per dare la possibilità ai lavoratori di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.

Si tratta di una misura che al momento è al vaglio del Governo e pensata ovviamente per il 2024. Così come annunciato da alcuni esponenti del Governo, questa misura non riguarderebbe sostanzialmente tutte le categorie lavorative.

Riguarderebbe soltanto i lavoratori che sono impegnati in attività usuranti e gravosi. Sulla base di quanto annunciato questa misura permetterebbe ai lavoratori di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro una volta compiuti 61 anni o 60 anni di età e aver maturato 35 anni di contributi.

Inizialmente l’età pensionabile per poter accedere a questa misura era stata fissata a 61 anni, ma poi si è pensato di modularla e abbassarla a 60 anni.

In questo caso però non si parlerebbe più di Quota 96 ma di Quota 95. Come abbiamo già visto, al momento non si tratta di una misura effettiva, ma di una proposta che è attualmente in corso di analisi da parte del Ministero del Lavoro e parti sociali.

pensione anticipata con quota 96
pensione anticipata con quota 96-ilcorrieredellacittà.com

I requisiti

Per sapere se effettivamente alcuni lavoratori potranno usufruire di questa misura, bisognerà attendere la legge di bilancio 2024 che sarà approvata entro il 31 dicembre 2023.

Ci sono già operative da anni altre misure pensionistiche che permetterebbero l’uscita dal mondo del lavoro anticipatamente.

Parliamo di anticipo pensionistico con Ape sociale o Opzione donna. A differenza di quest’ultime però, per poter accedere a Quota 96 non servirebbero altri tipi di requisiti.

Sarà soltanto necessario svolgere un’ attività gravosa e frustrante, molto probabilmente una tra quelle che sono indicate nell’allegato 3 della Legge di Bilancio 2022 e confermate poi dalla Legge di Bilancio 2023.

Tra queste ci sarebbero i professori di scuola primaria primaria e professioni assimilate, tecnici della Salute e addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate.

Fanno parte anche della lista dei lavori gravosi gli operatori della cura estetica, nonché i professionisti qualificati nei servizi personali ed assimilati.

Fanno parte ancora della lista dei lavori usuranti e gravosi gli operatori sanitari e sociali, gli artigiani, Agricoltori e operatori specializzati, nonché operatori di impianto per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli.

Inclusi ancora i conduttori di impianti e macchinari, operatori di macchinari impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi e di impianti per la produzione di energia termica e di vapore recupero dei rifiuti e trattamento e distribuzione delle acque.

Quando verrà attuata?

 

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Ad ogni modo, sono anche incluse tante altre mansioni e per questo, per avere un quadro generale, vi invitiamo a consultare la Legge di bilancio 2023, per avere la lista completa.

Molto probabilmente tutte queste mansioni considerate ad oggi usuranti e gravose saranno riconfermate per il 2024.

Non sappiamo se effettivamente questa misura entrerà ufficialmente in vigore e per questo bisognerà attendere, come già visto, la legge di bilancio 2024.

Non si sa neppure se rimarrà Quota 96 o diventerà Quota 95. Al momento è soltanto una proposta ma stando a quanto è emerso sembra difficile che il governo riesca a trovare in così poco tempo i fondi necessari per poterle rendere attuabile.

A confermare questa tesi è stato il Def 2023 approvato dal Parlamento, il quale ha messo in evidenza una situazione molto particolare. Al momento è impensabile poter attuare questo tipo di proposte in Italia, per mancanza di risorse economiche. 

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