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Reddito alimentare 2023: cos’è, a chi spetta e come funziona

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Il Governo di Giorgia Meloni avrebbe già avviato la richiesta di un tavolo di lavoro ministeriale, per portare avanti il discorso del Reddito Alimentare. Questo strumento, infatti, deve diventare il più adatto possibile alle esigenze di tutti i cittadini che ne hanno necessità. Tale proposta, è rintracciabile tra le novità della Legge di Bilancio 2023. Infatti, da una parte questo aiuto vuole sostenere le famiglie in stato di povertà, dall’altra andare a combattere la questione degli sprechi alimentari. 

Il Reddito Alimentare pensato da Giorgia Meloni

La funzione di tale aiuto è molto semplice, in quanto consiste nella consegna di pacchi alimentari verso quei nuclei familiari che ne hanno realmente bisogno. Per riempie queste buste, poi, si utilizzerebbero i prodotti invenduti dei negozi, al fine di non creare nessun tipo di spreco. Almeno per il primo periodo, la misura sarà attiva solo per quei cittadini che vivono in città metropolitane. Purtroppo, tale misura non può essere ancora richiesta. Visto che risulta essere una novità della Legge di Bilancio 2023, ancora la maggioranza di Governo non ha stabilito alcuni criteri per regolarizzare l’aiuto al meglio. In tal senso, manca ancora una visione unica sulle modalità di erogazione del sostegno alimentare, oltre che i vari criteri che permetteranno a una persona di ricevere il pacco con gli alimenti.

A inventare questo tipo di sostegno alimenta, è stato Edoardo Manucci, che su Money.it spiega: “Lo strumento del Reddito alimentare nasce per far fronte a due emergenze del nostro paese, la povertà e lo spreco alimentare. Basti pensare che in Italia ci sono 5 milioni di persone in povertà assoluta e 230 mila tonnellate di prodotti sprecati ogni anno dal settore della distribuzione. E il reddito alimentare è uno strumento che permetterà allo Stato di scendere al fianco del Terzo settore (rispettandone ovviamente la sua autonomia ed esperienza), ma delineandosi come un partner strategico capace di colmare la distanza tra disponibilità del mondo del volontariato e bisogno di mezzi e risorse per fronteggiare efficacemente le due emergenze che incalzano la società. Questo perché il Terzo settore nonostante l’eccezionale lavoro già fatto, non ha i mezzi logistici necessari per farsi carico da solo delle due emergenze al fine di risolverle, ma solo per fronteggiarle.”. 

Reddito alimentare: cos’è, a chi spetta e come funziona

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