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Indagini sull’usura, in vista un nuovo “terremoto giudiziario” a Pomezia?

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Uomini della divisione antimafia indagano su mafia e usura a Pomezia

Usura a Pomezia, quanto è profondo questo fenomeno? Di sicuro molto più di quanto si immagini. La crisi finanziaria legata dapprima al Covid, poi agli aumenti dovuti alla guerra, hanno favorito ancora di più questo tipo di crimine.

La necessità di avere liquidità, legata all’impossibilità di ricorrere a prestiti bancari magari di un certo importo, oppure a causa di segnalazioni alla Crif, ha costretto imprenditori, commercianti, artigiani, ma anche comuni cittadini, a rivolgersi agli usurai. 

Riciclaggio del denaro per usura: false fatturazioni a beneficio di grossi imprenditori 

Riguardo una delle operazioni antiusura più importanti degli ultimi mesi, quella relativa all’arresto di Pasquale Lombardi, la Procura della Repubblica antimafia ha proseguito le indagini, che si sono concluse a maggio. 

Bucciarelli, infatti, per saldare il debito non pagava solo in contanti o con assegni, ma anche tramite l’emissione di fatture false, che a lui procuravano un debito ulteriore verso il fisco di circa 1.500.000 di euro. Beneficiari delle false fatturazioni, insieme a Lombardi, un noto imprenditore sportivo, ma anche altri grossi imprenditori nel settore degli eventi e spettacoli, imprenditori della logistica e un altro imprenditore.

Altri arresti in vista?

Ci si aspetta quindi a breve che la conclusione delle indagini possa portare ad altri arresti o quantomeno ad avvisi di garanzia, se non a sequestri di beni, visti gli elevati importi di cui si parla. Quel che è certo è che a Pomezia, sotto l’apparente aria di città dormitorio, si nasconde un sottobosco di criminalità organizzata molto ben radicata. Dal traffico di droga alle estorsioni, tutto viene gestito in maniera coordinata, anche con i Comuni limitrofi. La città è piccola, gli spazi vengono spartiti così come gli affari.

Ma ultimamente le forze dell’ordine hanno messo a segno importati operazioni. Dalla già citata “Equilibri”, che ha smembrato il clan Fragalà, all’arresto dei fratelli Pasimovich, gli argentini che avevano creato un vero e proprio clan familiare. Ma anche l’arresto degli assassini di Simone “Passerotto” Selavdi Shehaj, ucciso sulla spiaggia a Torvaianica. E degli estorsori che tenevano sotto scacco Basilio. E non solo lui.

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