Home » Inchieste e Approfondimenti » Stadio comunale di Pomezia, ecco il perché delle partite a porte chiuse: le tempistiche per la riapertura

Stadio comunale di Pomezia, ecco il perché delle partite a porte chiuse: le tempistiche per la riapertura

Pubblicato il
Stadio pomezia Comunale chiuso al pubblico

Continuiamo a parlare dello stadio Comunale di Pomezia dopo il caso sollevato dal nostro giornale nei giorni scorsi. 

L’impianto sportivo di Via Varrone, ormai da tempo, è chiuso al pubblico: le squadre principali della città, peraltro protagoniste quest’anno di un cammino importante nel torneo di Eccellenza, sono costrette a disputare le gare casalinghe senza il supporto dei propri tifosi. Ma perché?

Stadio pomezia Comunale chiuso al pubblico
Il Comunale di Via Varrone a Pomezia in una foto d’archivio – (ilcorrieredellacitta.com)

Questa la domanda che ci siamo posti rivolgendoci anche al Comune per cercare – voci e indiscrezioni a parte – di capire il reale stato delle cose. Anche perché il problema non è certo di oggi considerando che la situazione si protrae da circa 15 mesi. Ebbene, dopo la pubblicazione del nostro servizio lo scorso 6 gennaio ecco cosa abbiamo saputo in merito

Comunale di Pomezia a porte chiuse: nessun problema strutturale

Intanto partiamo dalla prima – a nostro avviso – buona notizia. L’impianto, secondo quanto siamo riusciti a ricostruire, non avrebbe alcun problema strutturale alle tribune. Un tema del quale in realtà si era vociferato molto ma che, a questo punto, non corrisponderebbe al vero. 

Stadio comunale pomezia
Lo stadio comunale di Pomezia, ecco i tempi per la sua possibile riapertura al pubblico (ilcorrieredellacitta.com)

Il palco dell’impianto infatti non presenterebbe necessità di interventi di adeguamento. Dove risiede allora il problema? Ebbene, le problematiche alla base dell’attuale chiusura al pubblico deriverebbero, secondo fonti comunali, piuttosto dalla necessità di regolamentazione dei flussi delle tifoserie per motivi di sicurezza: si fa quindi riferimento alle cosiddette “vie di esodo”, come alla larghezza cancelli di uscita, che devono rispettare determinati parametri in previsione di casi di emergenza ovvero di possibili disordini ai fini dell’ordine pubblico.

I fondi

Per poter rendere funzionale la struttura e consentire agli spettatori di accedere all’impianto occorre effettuare allora degli interventi, che devono essere necessariamente preceduti da un progetto, il quale deve essere sottoposto ai Vigili del Fuoco.

A questo scopo, apprendiamo, il Comune di Pomezia ha già richiesto alla Cassa Depositi e Prestiti l’ammissione al “fondo rotativo per la progettualità”, in modo da poter conferire, e quindi remunerare, un incarico progettuale a un professionista esperto del settore. Al progetto seguiranno poi i lavori di adeguamento.

Le tempistiche

A questo punto, soprattutto pensando al futuro, viene lecito domandarsi quanto occorrerà attendere per la risoluzione del problema. L’amministrazione come detto si è già attivata per cercare di risolvere il problema. Redatto il progetto, ottenuto il parere favorevole dei Vigili del Fuoco, eseguiti i lavori, lo stadio potrà essere riaperto al pubblico.

Considerata la serie di questi passaggi, al momento non è possibile dare una tempistica certa riguardo la riapertura al pubblico dello stadio, dove attualmente giocano Pomezia Calcio e Unipomezia, entrambe nel Torneo d’Eccellenza, con ottimi risultati come visto per di più, visto che ne guidano le rispettive classifiche, portando in alto il nome della città.

Indicativamente, ad ogni modo, si potrebbe ipotizzare l’adeguamento dello stadio entro l’inizio della stagione sportiva 2024-2025. Al momento non sono state impegnate somme per i lavori, non essendo ancora definito il progetto degli interventi di adeguamento necessari. La speranza è allora che l’iter si sblocchi il più velocemente possibile.

Il commento

Sugli sviluppi del “caso-Comunale” abbiamo raccolto il commento di Walter De Bardi, ex giocatore ed allenatore del Pomezia, nonché storico del calcio laziale e autore di alcuni libri sull’argomento, che aveva sollevato nei giorni scorsi la questione degli stadi chiusi nel Lazio – Pomezia compresa – alla nostra Redazione.

“Prendiamo atto di quanto pubblicato e delle motivazioni addotte sulla questione. Ciò nonostante il Comune non ha fugato le perplessità considerando che situazione analoghe, a questo punto, riguarderebbero anche altri impianti del Lazio. Anche perché, al momento, l’Eccellenza non prevede la separazione tra le tifoserie. Ad ogni modo da semplice tifoso mi chiedo: quali sono questi lavori per migliorare le vie di fuga (visto che non sono lavori strutturali)? E occorre tutto questo tempo per poterli eseguire? Speriamo allora che l’Ente decida una volta per tutte di fare chiarezza, è un dovere informare i cittadini”.

PNRR: un’occasione persa?

Visto come stanno le cose, nella speranza che le previsioni avanzate possano essere rispettate, sorgono tuttavia alcune domande. Perché ad esempio questi interventi non sono stati inseriti all’interno dei progetti presentati dal Comune in ottica PNRR? A quanto ci risulterebbe infatti fondi sarebbero stati sì richiesti per lo sport a Pomezia, ma per altri progetti (qui l’elenco completo) non coinvolgendo direttamente il Comunale che però, per contro, resta il principale stadio cittadino (e non solo per il calcio).

Senza nulla voler togliere alle iniziative menzionate (anzi), tra cui il rifacimento degli impianti alla Selva dei Pini, il dubbio che forse si sarebbe potuto provare anche a investire sull’impianto di Via Varrone (per quanto riguarda questa specifica problematica) per dotare la città di uno stadio all’altezza del suo blasone – perché senza pubblico, di fatto, non può esserlo – quantomeno resta. Ma questa chiaramente è soltanto la nostra chiave di lettura. 

Impostazioni privacy