Cronaca
Chiedono di spostarsi in una sala oscurata perché il figlio è disabile: la denuncia choc di una madre di Nettuno
La discriminazione in un hotel del Trentino
Chiedono di allontanarsi perché il figlio è disabile
Insomma, la vicenda è molto chiara, che spiacevole è dir poco. Gli ospiti erano infastiditi dalla presenza del ragazzo, con gravi difficoltà, e per questo, il loro smodato e disumano ”senso sociale” da borghesi insensibili li ha addirittura portati a comunicarlo all’albergatore. Già di per sé è una cosa incredibile. Ma non è finita qui, perché il denaro è superiore a qualsiasi forma di discriminazione, e quindi l’albergatore stesso ha agito, senza un minimo di ritegno, accogliendo le richieste dei suoi consumatori e proponendo all’intera famiglia del ragazzo di spostarsi in un’altra sala per terminare il loro pasto. Una saletta separata, con vetri oscurati. Insomma, tutta la famiglia doveva essere ”ghettizzata” per non intaccare la sensibilità degli altri ospiti. Un qualcosa di davvero spiacevole, perché lascia trapelare la parte peggiore del nostro Paese, quella insensibilità e distanza che fin troppo spesso porta l’essere umano a non considerare il dolore e i sacrifici altrui. L’insensibilità del nuovo secolo, e della modernità cyber-borghese, capitalista e perbenista, sbattuta in faccia in tutta la sua tracotanza.