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Settimana lavorativa di 4 giorni in Italia? Il governo Meloni ci pensa, stipendi uguali e meno ore di lavoro

Pubblicato il
Buon 1 maggio

Dopo la sperimentazione e il successo della settimana corta lavorativa ottenuto nel Regno Unito, anche in Italia il Governo Meloni si starebbe aprendo a questo nuovo modo. Stipendi uguali, ma meno ore e giorni di lavoro. Attraverso il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, pare che la Meloni stia pensando a quell’ipotesi lanciata dal segretario della Cgil Maurizio Landini. E che metterebbe al centro il ‘lavoro’ con meno ore e meno giorni: nel Regno Unito, le aziende che hanno sperimentato questa nuova modalità hanno visto come i lavoratori, in questa maniera, siano stati più contenti. E produttivi. 

La settimana lavorativa di 4 giorni si può fare anche in Italia? 

“Sono disposto a riflettere partendo dalla realtà, abbiamo dei punti di forza e dei punti di debolezza nel nostro Paese. Tutto va messo in sintonia con una saggia politica industriale, con l’obiettivo di aumentare produttività e occupazione” – ha spiegato in un’intervista rilasciata a La Stampa il ministro Urso. E sempre a La Stampa, diversi giorni fa, il segretario della Cgil Maurizio Landini non aveva lasciato spazio a dubbi: presto presenterà una proposta per inserire la settimana corta, quella lavorativa di 4 giorni, anche in Italia. Ed era stato chiaro: “Di fronte alla rivoluzione tecnologica, che porta a un aumento di profitti e produttività, si deve praticare la ridistribuzione della ricchezza e di come viene accumulata anche attraverso la riduzione dei tempi di lavoro”. Meno ore sul luogo di lavoro, più produttività per le aziende e benefici per i dipendenti. 

Eppure, per il ministro Urso bisogna prima riflettere e poi decidere se attuare o meno una misura del genere. In Italia, secondo lui, l’occupazione è concentrata al Nord ed è bassa al Sud, quindi c’è bisogno di più investimenti, anche e soprattutto per le donne: “Dobbiamo stare attenti che non diventi un incentivo all’emigrazione interna verso le grandi fabbriche del nord”. 

Lo stipendio resta lo stesso? 

Per il momento sono solo ipotesi, non c’è niente di concreto. Da una parte i sindacati che vorrebbero la settimana lavorativa di quattro giorni, senza una riduzione dello stipendio, dall’altra i dubbi del Governo che, però, non si trincia dietro il silenzio. E che, anzi, starebbe valutando l’idea ‘senza pregiudizi’. Il Governo Meloni è pronto ad affrontare altre sfide, sicuro di poter contare sull’aiuto e il supporto di imprese e sindacati. Per dare una svolta all’Italia, anche dal punto di vista lavorativo. “La prima alleanza deve essere con il sistema Italia, con imprese e sindacati. La seconda – ha concluso Urso – con i grandi paesi industriali di Europa, innanzitutto con Francia e Germania”.  

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