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Latina, un militare la corteggia su Facebook e lei gli invia migliaia di euro: l’ennesima truffa online

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L’ha corteggiata su Facebook con appassionate frasi d’amore, facendola sentire bella e importante, portandola a farla innamorare di sé. E, quando ha capito che ormai era “cotta a puntino”, ha iniziato con le sue richieste di denaro, convincendola a inviargli migliaia di euro. Dietro al falso profilo del sedicente fidanzato si nascondevano alcuni uomini residenti a Latina, mentre la sua vittima era una 50enne veneta che pensava di aver trovato il vero amore. Ma la donna, quando si è resa conto che l’uomo con cui chattava stava esagerando con le richieste economiche, si è insospettita, ha iniziato a capire di poter essere vittima di una truffa e ha sporto denuncia. Gli agenti della Polizia Postale hanno quindi voluto vederci chiaro e hanno avviato le indagini. Ultimamente si sente sempre più parlare di truffe d’amore online architettate da uomini che dichiarano di essere residenti perlopiù all’estero, con l’intento di derubare donne che al termine della relazione si trovano col cuore infranto e il portafogli svuotato.

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Truffa “d’amore”: ecco come funziona

La donna in questione vive in provincia di Venezia e circa un anno fa ha iniziato a frequentare un uomo attraverso Facebook. Lui si era presentato come militare in missione in Afghanistan. Dopo alcuni mesi di chat e belle parole, la donna crede di aver finalmente trovato la persona giusta per lei, l’amore della sua vita, ma in realtà era solo caduta nella solita truffa che da anni va avanti sui social, soprattutto su Facebook. Con l’andare avanti della relazione, lei si fidava sempre di più del presunto militare innamorato, tanto da iniziare a inviargli importanti somme di denaro. Per mandare i soldi al suo “principe azzurro”, la donna è stata costretta a chiedere più volte l’anticipo dello stipendio al datore di lavoro. Dietro al profilo del nobile militare in missione si nascondevano, in realtà, otto stranieri richiedenti asilo e residenti in provincia di Latina.

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