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Concorsi pubblici, nuove regole: niente prove orali e assunzioni in sei mesi, tutte le novità del decreto Pa

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Cambiano le regole per i concorsi pubblici, che puntano a rendere più veloci le assunzioni all’interno dell’Amministrazione Pubblica. Un solco tracciato lo scorso Governo con Renato Brunetta, oggi poi portato avanti anche dall’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni: per chi vincerà il concorso, niente prove orali e soprattutto un’assunzione che arriverà nel giro di sei mesi, tagliando così le gambe all’Odissea delle assunzioni dopo anni nella PA. 

L’Italia verso concorsi pubblici moderni

È uno sguardo all’estero, a quell’Unione Europea che diventa sempre più un modello da seguire nella gestione della PA. Non solo un cambio delle prove e assunzioni più veloci, ma anche la capacità di pensare la parola “concorso”. All’interno di queste prove, maggiore spazio d’ora in avanti alla digitalizzazione, testando le capacità dei singoli partecipanti con sole prove scritte. Tale disegno ha già incassato i favori del Governo Meloni, ma dovrà passare anche dalla discussione a Montecitorio e poi del Senato. 

Ridisegnare il concorso pubblico

La formula e l’obiettivo è semplice: rendere la nostra PA all’avanguardia e soprattutto competitiva, se comparata con i Paesi dell’Unione Europea. Ancora su tante cose siamo indietro, sia chiaro, specialmente sui fattori della digitalizzazione in queste prove. Ma nulla non è impossibile, se c’è la volontà politica di investire seriamente in questi ambiti. Allora servono assunzioni più rapide, in almeno sei mesi, ma soprattutto concorsi “senza orali” per quelli che non sono posti per posizioni apicali. 

La rivoluzioni dei concorsi

Anche sul piano delle prove, c’è la volontà politica di portarle in digitale, perché oggi è l’informatica la scrittura del secolo. Poi concorsi bilanciati e che guardano, con le clausole, all’equilibrio di genere. Ci saranno anche ulteriori modifiche nella PA: meno controlli della Corte dei Conti sul PNRR; eliminata la parola “razza” da tutte le carte di riferimento alla Pubblica Amministrazione e la possibilità, per i forestali, di usare lo spray al peperoncino contro gli orsi. 

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