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Concorso Asmel 2023, come lavorare nei Comuni: assunzioni, requisiti e domande

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Concorso camera deputati e presidenza consiglio

Buone notizie per chi è in cerca di un’occupazione e vuole mettersi in gioco attraverso la partecipazione a qualche concorso pubblico. Nella fattispecie, il bando di concorso Asmel 2023 Asmel 2023, per la formazione di graduatorie di candidati idonei all’assunzione in Comuni ed enti locali in tutte le regioni italiane,  è stato prorogato al prossimo 6 aprile alle ore 18.00. Numerosi i profili professionali richiesti così come i titoli di studio necessari per inoltrare la propria candidatura. 

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Gli avvisi pubblici del concorso Asmel 2023 

Il bando per il concorso Asmel 2023 è stato prorogato e sarà possibile inoltrare la propria candidatura fino alle ore 18 del prossimo 6 aprile. Varie le figure professionali ricercate, così come i titoli di studio richiesti che spaziano dal diploma alla laurea. In particolare, sono due gli avvisi contenuti nel bando: uno fa riferimento all’aggiornamento delle graduatorie per 15 profili, messe precedentemente a punto con il concorso Asmel 2022, e il secondo fa invece riferimento alla creazione di ulteriori graduatorie per 16 nuovi profili. Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali, Asmel riunisce 4mila comuni italiani e per questa specifica prova di selezione se ne sono dimostrati interessati quasi 500. Va poi detto che le graduatorie durano 3 anni e che è possibile fare domanda per più profili contemporaneamente. 

I requisiti 

Ma quali sono i requisiti per partecipare al concorso? Come ogni prova concorsuale anche quella indetta dall’Asmel prevede il possesso di alcuni requisiti. Ecco quelli necessari per l’inoltro dell’istanza: 

  • avere un indirizzo PEC;
  • registrarsi sulla piattaforma mediante SPID;
  • conoscere le disposizioni contenute nell’avviso;
  • modificare tempestivamente eventuali variazioni del recapito all’indirizzo PEC;
  • essere a conoscenza delle sanzioni per eventuali dichiarazioni mendaci;
  • aver preso visione dell’informativa sui dati personali;
  • godere di diritti civili e politici;
  • essere in possesso della cittadinanza italiana;
  • non avere condanne penali;
  • essere fisicamente idoneo all’impiego;
  • non essere destituito dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
  • essere in posizione regolare rispetto agli obblighi di leva;
  • conoscenza della lingua inglese;
  • conoscenza delle applicazioni informatiche più diffuse. 

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