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Svolta nel giallo di Silvia Cipriani: il nipote indagato per omicidio

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Silvia Cipriani

Svolta sul caso di Silvia Cipriani, la 77enne ex postina scomparsa tra Rieti e Cerchiara a fine luglio e i cui resti sono stati ritrovati a Montenero in Sabina il 28 settembre, dopo oltre 70 giorni di ricerche. Nel mirino degli investigatori c’è il nipote della donna, indagato per omicidio.

Valerio Cipriani indagato per omicidio volontario

La Procura di Rieti, come riporta l’Ansa, ha iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di omicidio volontario Valerio Cipriani, il nipote della donna scomparsa. Cipriani, però, non è indagato per l’occultamento di cadavere secondo quanto si apprende dall’Ansa. 

Il programma Quarto Grado, trasmesso su Retequattro, ha contattato l’avvocato difensore di Valerio Cipriani, il reatino Luca Conti il quale ha confermato l’iscrizione di Cipriani nel registro degli indagati.

Parla l’avvocato di Cipriani: “Lui non c’entra nulla”

“Quale che sia la causa della scomparsa della signora Cipriani, Valerio Cipriani non c’entra niente”, ha detto nel corso della puntata l’avvocato di Cipriani.

“Al momento il mio cliente risulta come persona offesa oltre che come persona sottoposta a indagine. Lui è molto tranquillo e spera che innanzitutto si scopra se i resti ritrovati siano o meno quelli di sua zia. Lei è ancora annoverata tra le persone scomparse. Non abbiamo parlato della macchina e del ritrovamento in quel luogo, ma l’ipotesi più probabile mi sembra l’incidente“.

Tra i moventi possibili ci sarebbe quello economico: “Non ci risultano soldi spariti e anche pensando all’eredità, in caso di persone che scompaiono, la richiesta sia apre dopo 10 anni dalla morte presunta. Quindi sarebbe assurdo che qualcuno possa pensare di ucciderla per avere soldi dopo 10-15 anni. Valerio Cipriani non c’entra niente“, conclude il legale.

La testimonianza di Don Valerio: “E’ stata data in pasto ai cinghiali”

Nella trasmissione La Vita in Diretta, su Rai Uno, Alberto Matano ha intervistato Don Valerio, parroco del paese che conosce la signora Silvia Cipriani. Il parroco ha detto di aver percorso la strada dove è stata rinvenuta l’auto dell’ex postina: “Qui una persona di 77 anni come Silvia non poteva mai venire da sola, è una cosa che escludo, questa donna è stata portata qui, scaraventata dalla macchina, buttata, di modo che venisse sbranata dai cinghiali, questo è poco ma sicuro. Una strada così impervia, più di 4 km, una macchina come quella di Silvia non ci arriverebbe, uno deve avere il fegato ad arrivare qui”.

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