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Come sfruttare gli incentivi statali per la ristrutturazione del bagno

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La ristrutturazione del bagno può essere conveniente se ci si affida al bonus ristrutturazioni, che offre l’opportunità di rinnovare questo ambiente della casa spendendo la metà dell’importo reale. Si tratta, infatti, di un’agevolazione che comporta il 50% di detrazione per un limite di spesa di 96mila euro.

Facciamo un ringraziamento doveroso per l’azienda marchigiana Denco Edil Doccia, che ci ha fornito le informazioni utili per la stesura di questa guida, grazie alle loro informazioni scopriamo che la fruizione di questo bonus è possibile sia per i proprietari di casa che per i soci di cooperative, per i comodatari e per i locatari. In ogni caso, è possibile fare riferimento al sito dell’Agenzia delle Entrate per verificare in modo dettagliato la lista di tutti i beneficiari.

Perché scegliere il bonus ristrutturazione

Nel momento in cui si decide di ristrutturare casa, ricorrere al bonus ristrutturazioni è una ottima idea per provvedere al restauro o al risanamento del bagno. infatti, nel novero dei lavoratori di manutenzione ordinaria che il bonus riconosce ci sono anche il miglioramento o la realizzazione dei servizi igienici, come pure i diversi interventi finalizzati al risparmio energetico.

Per la ristrutturazione del bagno, la detrazione può essere richiesta per gli interventi che sono funzionali al risparmio energetico, per l’apertura di nuove finestre o porte e per il rifacimento degli impianti di riscaldamento, di condizionamento, del gas, idrico o elettrico.

Ancora, gli incentivi statali previsti dal bonus ristrutturazioni valgono anche gli interventi che mirano alla prevenzione di atti illeciti commessi da terzi, i lavori per la riduzione dell’inquinamento acustico, la realizzazione di servizi igienici in ampliamento delle superfici e i lavori che sono finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche.

Come procedere

Dal momento che sono numerosi gli interventi che possono essere annoverati fra le agevolazioni, può essere conveniente contattare un tecnico competente per capire non solo quali i lavori che devono essere eseguiti, ma anche su quali interventi si possono applicare le detrazioni ed entro quando occorre farlo.

Il modo più semplice per usufruire del bonus ristrutturazioni è rappresentato dalla detrazione fiscale, che viene distribuita in dieci rate, una all’anno. Una soluzione alternativa è rappresentata dallo sgravio fiscale che viene garantito o dalla cessione del credito alle banche o con lo sconto in fattura.

Nel caso degli sgravi fiscali, è necessario che i dati che riguardano gli interventi per cui si vuole richiedere l’agevolazione vengano comunicati all’Enea. Si può procedere attraverso il sito web dell’Ena, non più tardi di 90 giorni dal collaudo o dalla conclusione dei lavori.

Non solo bonus ristrutturazioni

Il bonus ristrutturazioni è solo uno degli incentivi fiscali a cui si può fare riferimento per ristrutturare il bagno di casa spendendo poco. Un’altra opzione possibile è rappresentata dall’ecobonus, che riguarda gli interventi il cui obiettivo è quello di ridurre il consumo di energia domestico.

In base al tipo di intervento che viene effettuato, questo bonus può andare da un minimo del 50% – per esempio per la rimozione degli infissi e la loro sostituzione con prodotti nuovi – a un massimo del 65% – per esempio per la sostituzione della caldaia.

Anche la sostituzione dei boiler con scaldacqua può essere considerata un intervento di rinnovamento del bagno se al loro posto vengono adottate delle pompe di calore più efficienti. Inoltre, sempre l’ecobonus si applica ad acquisto e installazione di finestre dotate di schermature solari e infissi o all’impiego di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a biomasse combustibili. Ai fini dell’ecobonus, è possibile detrarre le spese al momento della dichiarazione dei redditi o, anche in questo caso, usufruire dello sgravio fiscale tramite la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Il bonus mobili

Nel contesto della ristrutturazione di un bagno si potrebbe decidere anche di comprare dei mobili nuovi. Come fare? Con il bonus mobili si ha l’opportunità di acquistare elettrodomestici e mobili a risparmio energetico usufruendo di uno sconto fiscale pari al 50%, con detrazione al momento della dichiarazione dei redditi. Il limite di spesa è di 16mila euro.

Tuttavia, il bonus mobili viene concesso unicamente nel caso in cui venga affiancato a lavori di ristrutturazione della casa. Inoltre, è indispensabile che i pagamenti vengano eseguiti con carta di credito, con carta di debito o con bonifico. A tal proposito, esiste un bonifico apposito che viene predisposto per le spese di ristrutturazione dalla banca.

Cos’è il bonus idrico

Ultima soluzione a disposizione è quella del bonus idrico, che riguarda i lavori di efficientamento dell’utilizzo di acqua in casa; il bonus prevede, per i privati, un limite massimo di mille euro.

In questo caso, sono ammessi acquisti per ogni elemento relativo al risparmio di acqua: per esempio i miscelatori, le colonne doccia e i soffioni che prevedono una limitazione della portata di acqua, ma anche i vari in ceramica che hanno lo scarico ridotto.

 
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